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Mandatoriccio (Cosenza) - "Venite alle Nozze!"


di DON MICHELE ROMANO - Il Vangelo di oggi (Mt 22, 1- 14), ci presenta la parabola del "banchetto nuziale" (Conosciuta anche come la "grande cena"), un sontuoso banchetto, che un Re (Dio Padre), ha imbandito per le nozze di suo Figlio, e a cui ha invitato molte ragguardevoli persone, ma queste, nonostante due ripetuti ed insistenti inviti: "Venite alle nozze" (v 4c), non solo cacciano mille scuse per non andare, ma alcuni se la prendono con gli stessi messaggeri, insultandoli, ed arrivando persino ad ucciderli.
Il Re allora, punisce molto pesantemente quegli assassini, e "manda" (Da cui Apostolo, "mandato") di nuovo dei Servi, ad invitare chiunque: "Buoni e Cattivi...", (v10), 
espressione semitica, per dire: "Proprio tutti" ("Il Signore, vuole, che tutti gli uomini siano salvati" (1Tm 2, 4). A questo punto la sala, finalmente, si riempie di commensali. Ma il Re: "Scorse un uomo, che non indossava l'Abito nuziale" (v 11), che, cioè , si era presentato al Banchetto, in modo superficiale, sottovalutandone l'importanza, e con una veste inadeguata. Dopo lo punirà severamente.
Al di là di ogni metafora, il discorso è chiaro: Dio vuole la partecipazione di tutta l'umanità, alla festa e alla gioia del suo Regno. Ma tutti i "primi" invitati, rifiutano! Chi sono? Nel contesto storico in cui viene narrata la parabola (Gesù si trova a Gerusalemme, sono gli ultimi suoi giorni, dove avviene lo scontro con le autorità giuridiche, che lo condanneranno a morte), questi primi invitati rappresentano i membri del Popolo eletto, Israele, che dapprima, ha rifiutato i Profeti (I primi servi, inviati dal Re), giungendo ad ucciderne alcuni! E non di meno il rifiuto della predicazione di Gesù (Adomprato nel secondo invio di messaggeri!), rivolto poi, a tutti, senza distinzioni: Piccoli, poveri, peccatori, ignoranti, "esclusi" dalla comunità religiosa giudaica. Il rifiuto, però, non è esente da conseguenze: Quegli assassini saranno messi a morte, ed addirittura, incendiata la loro città"
(Terribile allusione alla distruzione di Gerusalemme, e del Tempio, ad opera dei Romani, avvenuta nel 70
d.C.). La nostra esistenza, con i talenti che Dio ci ha dato, è una grande possibilità, che Lui ci offre per poter prendere parte, un giorno, alla gioia del suo Regno, in una pienezza di comunione con Lui e con gli altri. Rifiutare l'offerta di questa "pienezza", porrà l'uomo che la respinge, in uno stato di dannazione, nella miseria esistenziale più profonda.
Nondimeno pericoloso, è quel certo lassismo, che si accompagna in coloro che si illudono di possedere "false  sicurezze", quasi avessero una sorta di "cambiale", per il Regno. Dotiamoci, pertanto, dell’evangelica "Veste nuziale", che rappresenta quell'impegno concreto di vita cristiana, che porterà quei "frutti", che derivano da una fede autenticamente vissuta, e con l'onestà intellettuale, di chi scruta sinceramente se stesso, se si trova o meno, nella condizione di "degno" O
"indegno") commensale, del Banchetto
divino. Un "Banchetto" per il quale il Figlio di Dio, sposando la nostra umanità, si è incarnato, si è immolato, divenendo cibo e bevanda, per la salvezza di tutti. E pensare, che ci ha anche dotati dell'"Abito nuziale", il giorno del nostro Battesimo. È un assurdo, ma può capitare di rifiutare l'invito del Signore, perché impegnati nelle nostre vicende quotidiane (Magari bramando "le carrube"), ma Sant'Agostino diceva sempre: "Ho paura del Signore che passa"! Anche se il mondo, è pieno di "affamati", tuttavia, ancora oggi, i più, non si accostano alla "Mensa del Signore". Questo speciale Banchetto, per noi oggi, è la santa Eucarestia ("Farmaco d' immortalità"). Auguriamoci, allora, di rispondere ogni giorno, con gioia , a questo invito del Signore! Una serena giornata.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 18/08/2022

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