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Mandatoriccio (Cosenza) - La tristezza, si cambierà in gioia!


di DON MICHELE ROMANO - In questi ultimi giorni di Pasqua, anche nel Vangelo di oggi (Gv 16, 16-20), Giovanni ci aiuta ad accogliere questa speciale inquietudine, che non solo ha caratterizzato i primi discepoli, ma è anche la nostra, per la necessità di comprendere questa Parola:  "Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete" (v 16). Una Parola che racchiude tutta la nostra attenzione, nella ricerca di Dio, nella nostra vita quotidiana. Anche noi, oggi, sentiamo la stessa urgenza dei Cristiani del primo secolo:  Vogliamo vedere Gesù!Avvertiamo la necessità di percepire la sua presenza in mezzo a noi, per rinforzare la nostra fede speranza e carità. Per questo, tante volte, ci avvolge un velo di tristezza, nel pensare che Lui non sia tra noi, che non possiamo sentire e palpare la sua presenza, ed ascoltare la sua Parola. Ma il Signore non ci ha mai abbandonati. Lui  ha assicurato la sua presenza in mezzo a noi, soprattutto in tre ambiti, che Lui stesso, ci indica nel Vangelo: 1)- Il primo ambito è la Preghiera: "Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro" 
(Mt 18, 20); 2)- Gesù, in maniera del tutto speciale, ci ha assicurato la sua presenza nella santa Eucaristia, nutrimento delle nostre Anime: "Prendete, mangiate: questo è il mio corpo" (Mt 26, 26b); 3)- Infine, ci invita a "riconoscere" la sua presenza, nei poveri e negli emarginati: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me" (Mt 25, 40). Nondimeno, è bello pensare, che noi siamo i "soggetti destinatari" della sua"nona" Beatitudine: "Tommaso, tu mi hai veduto e hai creduto..., Beati quelli che non mi vedranno, e crederanno in me" (Gv 20,29). Certo, nel nostro cammino di Fede, le difficoltà e la tristezza non mancheranno: "Voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia" (v 20). Sarà proprio la gioia, che proveranno i discepoli, alla Risurrezione del Signore (Fondamento della nostra Fede!), una gioia che durerà per sempre: "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28, 20b). Chiediamo allora a Dio, una fede profonda, che la nostra "inquietudine esistenziale", possa essere "saziata", alle due fonti di Vita eterna, di cui il Signore ci ha fatto dono: Ascoltando e  assimilando la sua Parola, e nutrendoci alla mensa della santa Eucaristia, "Fons et Culmen", della vita cristiana. Che lo Spirito Santo, riempi di Luce, la nostra ricerca di Dio. Buon tempo Pasquale.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 26/05/2022

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