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Mandatoriccio (Cosenza) - Andate e annunciate!


di DON MICHELE ROMANO - La pagina del Vangelo di oggi (Mc 16, 9-15), ci mostra tutta la pazienza del Signore, di fronte alla nostra incredulità. La "durezza" di Cuore, che Gesù rimprovera ai discepoli, è permeata di un carattere "duraturo", che raggiunge anche noi. Tuttavia, questo, in maniera del tutto singolare, offre all'evangelista Marco, una grande opportunità. Lui, non presta il fianco, a coloro che sostengono, che la Risurrezione di Gesù, sia stata una "menzogna", messa in giro dai suoi stessi discepoli. Infatti, nel suo Vangelo  non vengono riportate le prime testimonianze, della tomba vuota; la stessa Maddalena, che è stata la prima a vedere Gesù Risorto, non è creduta (v 11), allo stesso modo, non vengono credute neanche i due discepoli di Èmmaus (v 13), infine vediamo che Gesù stesso, deve rimproverare gli Undici, per la loro incredulità (v 14). È naturale concludere: Altro che inventori !
La Risurrezione di Cristo è reale, "corporea", come del resto, lo fu anche la sua Morte. La prova, è il Sepolcro vuoto, testimoniata da tutte e quattro gli Evangelisti, ma è soprattutto l'incontro con il Risorto, che non è un fantasma, ma che ha carne e ossa, come hanno potuto constatare i Discepoli, che  davanti a loro, mangiò una porzione di pesce arrostito (Lc 24). Certo è, che, prima di essere "Apostoli", dobbiamo avere contezza, che si è peccatori salvati, come la Maddalena;  pellegrini smarriti e cercatori di verità, come i discepoli di Èmmaus; un popolo docile, disposto a farsi guidare dal Buon Pastore; infedeli incalliti, ma che si riconoscono, perché hanno una "crepa aperta", che diventa "feritoia", dove lasciar passare almeno un "fascio di luce". Giorno dopo giorno, è necessario fare esperienza di incontro con il Vivente, solo così potremo entrare nella logica della "Croce Fiorita", che ci permetterà di leggere nelle "piaghe" del Signore, il rifiorire in noi, di una nuova Vita. Al di là degli altri racconti Pasquali, riportati nel suo Vangelo, che sono una specie di riassunto delle Apparizioni del Risorto, presenti negli altri Sinottici (In effetti, il Vangelo di Marco, si conclude "bruscamente", con le donne che si allontanano dal Sepolcro, intimorite e senza dire nulla!), c'è da chiedersi: Perché Marco conclude il suo Vangelo, senza il racconto delle apparizioni del Risorto? Ci sono tante teorie in merito, io riferisco le due più accreditate: 1)- Il suo Vangelo, è caratterizzato dal "Segreto Messianico"; 2)- Marco non riporta le Apparizioni, presenti nei Sinottici, perché invita ciascuno di noi, a fare "personale" esperienza del Messia, nella sua vita interiore. Le ultime parole di Gesù: "Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura" (v 15), fanno di ogni Cristiano, nella Chiesa, un suo "missionario", dinamico e credibile (Gesù non ha bisogno di "mummie", piene di dottrina inviolabile), inviato nel mondo, per annunciare l' Evangelo: "Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi" (Gv 20,21). Buon sabato in Albis.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 23/04/2022

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