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Mandatoriccio (Cosenza) - Profeta


di DON MICHELE ROMANO - La pagina del Vangelo di oggi (Lc 4,24-30),  mostra tutta l'insistenza dei compaesani di Gesù, nel pretendere da Lui un miracolo, che comprovi il suo essere Profeta di Dio, il Salvatore promesso. Ma Gesù, non si lascia influenzare dalle loro "diaboliche" pretese, Lui compie sempre e solo, come tutti i Profeti, la volontà di Dio. Così, nell'Antico Testamento, Dio ha disposto che Elìa ed Elisèo, non portassero il loro aiuto ai loro connazionali, ma a dei pagani stranieri: a una vedova di Sarèpta di Sidòne, e a Naamàn, un lebbroso della Siria. Questo ci dice, che Dio distribuisce la sua Salvezza, secondo la sua insindacabile Volontà, perché la Salvezza è Grazia, e non può essere pretesa. Dal momento che Gesù, non dà prova di sé, col fare miracoli, deludendo così le loro attese, gli abitanti di Nazareth, si arrogano il diritto di condannarlo a morte, con l'accusa di "bestemmiatore". Ora, all'epoca, la punizione per la "bestemmia", consisteva nello spingere all'indietro il colpevole, presenti i  testimoni, fino a farlo cadere giù in un bàratro: "Lo condussero fin sul ciglio del monte..., per gettarlo giù" (v 29b). Ma Dio, ha disposto che, ancora, l'ora della sua morte non è giunta, perciò: "Egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino"(v 30). Gesù va oltre, non si lascia condizionare da chi vorrebbe "addomesticarlo", a proprio uso e  consumo: O lo si accoglie nel modo giusto, o se ne va,  convinto che:  "Dio, può far nascere figli di Abramo, anche da queste pietre" (Mt 3,9). Certo, si sa, è brutto sentirsi dire la Verità, soprattutto quando è scomoda, e ci inchioda alle nostre incoerenze: "La Parola di Dio, è viva ed efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio" (Eb 4,12a). Essa ci scruta in profondità, svela i segreti dell'Anima, ma anche il male che ci opprime. Ecco perché, Scribi e Farisei, e gli stessi compaesani di Gesù, non possono resistere alle sue parole, si riempiono di sdegno, e l'orgoglio ferito, si trasforma in minacciosa vendetta:  "All'udire queste cose, tutti nella Sinagòga si riempirono di sdegno" (v 28). Ma la Verità, lo sappiamo bene,  è Una, e non contempla accomodamenti o compromessi, perciò, beati saranno solo:  "coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano" (Lc 11,28). Se nel nostro quotidiano, ci sforziamo di essere anche noi, "profeti" del Signore Gesù,  come Lui ha conosciuto il rifiuto, così anche noi incontreremo incomprensioni e derisioni. Ci sarà sempre chi vorrebbe farci tacere o precipitarci in un precipizio, proprio perché: "Nessun profeta, è bene accetto nella sua patria" (v 24). Ci consoli il fatto che non siamo soli, impariamo dal Maestro, a tirare diritto, a passare oltre le critiche, che spesso ci giungono proprio da chi meno te lo aspetti: dagli stessi Confratelli, dai compagni di fede, dagli amici più cari...! Proseguiamo sempre, senza paura e tentennamenti, sulla strada della Verità,  temendo solo il giudizio di Dio, che, tuttavia, mai è punitivo, ma se accolto, è liberante e fecondo. Buon cammino quaresimale.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 21/03/2022

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