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Mandatoriccio (Cosenza) - Figli del Padre


di DON MICHELE ROMANO - Oggi nel Vangelo (Mt 5, 43-48),  viene proclamata la quinta, delle cinque "Antitesi" del Vangelo di Matteo (vv 27. 31.33. 38.43),  dove Gesù intente "purificare" la Legge, dalle tante pseudo- interpretazioni e limitazioni,  apportate dagli Scribi e dai Farisei (Per i loro "tornaconti"), con tutte le loro "umani tradizioni", arrivando a "mutilare" persino, il primo dei Comandamenti, correggendo i loro errori interpretativi, e portandolo a perfezione: "Avete inteso che fu detto:  Amerai il tuo prossimo, e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: "Amate i vostri nemici, e pregate per i vostri persecutori (v 44). Modello da imitare in questo, è il Padre Celeste, che estende il suo Amore, a tutti indistintamente, Infatti: "Fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti" (v 45).  Oggi constatiamo,  che una delle parole più "abusate", è proprio "Amore". Lo usiamo anche per giustificare, veri e propri abomìni (È proprio dell'altro ieri, l'approvazione del Decreto alla Camera, sul "Suicidio assistito"), ed anche per "sfigurare",  il Sacramento del Matrimonio. Ma cos'è, allora,  L'Amore? Come prima risposta,  ci verrebbe da rispondere: "È un grande Sentimento, un impeto di benevolenza verso qualcuno..., per fare il suo Bene. Oggi il Vangelo ci insegna, che l'Amore non è un semplice Sentimento,  sarebbe troppo riduttivo, una mera filantropìa, una condizione temporanea e facilmente mutabile. Certamente gratificante, ma di poco conto agli occhi di Dio,  perché l'Amore in Cristo, è innanzitutto, un atto di volontà, una scelta libera, di fronte al Bene e al Male. Altro, che un mero Sentimento. Amare in Cristo, significa "morire" a noi stessi, al nostro modo di pensare, rinunciare al nostro tornaconto, accantonare il nostro "senso umano" di giustizia. Questo è l'Amore vero, che ci renderà  Figli "perfetti": "Siate perfetti, come è  perfetto il Padre vostro celeste" (v 48). Arrivare ad amare i "nemici",  pregare per la loro salvezza, è un modo credibile di "Crocifiggere" noi stessi, il nostro orgoglio, il nostro comune modo di pensare. Siano queste, le "pietre miliari", che guidano ed orientano il nostro cammino quaresimale,  sull'esempio di Cristo Gesù,  verso la pienezza della Pasqua. Sant'Agostino ci insegna che: "La misura dell'Amore, è Amare senza misura" ! Questo ci renderà creature "nuove" (2 Cor 5  17), conformi a quella "Vita nuova", in cui siamo stati tutti rigenerati dal Santo Battesimo. Buon cammino quaresimale.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 12/03/2022

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