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Mandatoriccio (Cosenza) - Passare all'altra riva...!


di DON MICHELE ROMANO - Ancora oggi, purtroppo, viviamo in un mondo dove è facile, in nome di una "Fede" o di una "Appartenenza religiosa", creare steccati ed alzare "muri" di divisione, rendendo di fatto inaccessibili, ogni via di dialogo e di comunicazione.  Nella pagina del Vangelo di oggi (Mc 4, 35-41), Gesù invita i suoi a "passare" all'altra riva, andando così, verso i territori pagani. Bisogna avere questo coraggio, di valicare i confini, remando insieme alle altre barche, affrontando i rischi di una traversata dove spesso (E quì siamo alla metàfora della nostra vita),  possono sollevarsi venti di tempesta e flutti impetuosi, che rischiano di fare affondare le barche della nostra esistenza. Gesù fa tacere questi venti e rimprovera i suoi, per la poca fede ed il poco coraggio, manifestato nel pericolo. Ed anche quando ci sembra che il Signore "dorma", un "Silenzio" che non è mai "Assenza", Lui veglia costantemente su di noi, sui nostri momenti di difficoltà, anche quando infuriano le tante tempeste, e la paura ci attanaglia. Se Gesù è nella barca della nostra vita, non abbiamo nulla da temere, affronteremo le piccole e grandi tempeste del nostro quotidiano, con la consolante certezza di orientare la "prua", verso quel Faro luminoso, che è la sua presenza. Gesù, infatti, ci ha promesso:"Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28,  20b). È vero che i discepoli, in un certo senso, "falliscono" l'esame:" Non avete ancora Fede?" ( Mc 4,41a), ma l'esperienza vissuta, non risulterà vana, suscita in loro la domanda fondamentale, che campeggia in tutto L'Evangelo:"Chi è dunque Costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?" 
(Mc 4,41b). Ecco allora l'insorgere di una Fede matura, che sa fidarsi anche di un Gesù che, apparentemente, è disinteressato, sembra che "dormi", ma il suo vero discepolo, accetta anche di "andare a fondo" con Lui ("Morire con Cristo"), nella speranza- certezza di "emergere" con Lui a vita nuova ("Vivere anche con Lui"- 2Tm 2, 11).  Marco, poi,  ci offre un particolare interessante,  descrive Gesù che "dorme" sulla "Poppa", che è la parte della barca, che in caso di annegamento, è quella che va a fondo per prima. A dire che Gesù, ci precede nel "naufragio" della morte, e nel risveglio della Risurrezione, per esorcizzare le tante paure e suscitare in noi una fede fiduciosa ed operativa. Perciò è anche bello, ricordare quì, il grido di San Giovanni Paolo II:" Non abbiate paura", con la consolante certezza che Lui è sempre con noi, fedele alle sue Promesse. Altro che un Dio amante del "Sonno". Buona giornata.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 29/01/2022

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