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Mandatoriccio (Cosenza) - Fare il bene


di DON MICHELE ROMANO - Come in tante altre occasioni, anche nella pagina del Vangelo di oggi (Mc 3, 1-6), Gesù viene accusato dai Farisei di violare la "legge" del Sabato.
Lui non viola mai la "santità" di tale giorno, ci dice il CCC, al n. 2.173, ma ne dà l'interpretazione autentica :"Il Sabato è stato fatto per l'uomo, e non l'uomo per il Sabato (Mc 2, 27). Gesù osserva il Sabato, infatti va e prega anche Lui nella Sinagòga, ma di fronte alla sofferenza dell'uomo:"Vi era lì un uomo, che aveva una mano paralizzata" (Mc 3,1), non ha alcuna esitazione, ne prova compassione e lo guarisce, dando prova che le "Leggi" di Dio (In particolare il "Sabato"), sono per il bene dell'uomo (Mc 2, 27). In tal modo Gesù ci insegna, che il criterio etico fondamentale (Rispetto al "riposo sacro", imposto dalla "legge", in giorno di Sabato), è quello di difendere e promuovere la Vita ("Fare il bene, salvare una vita" (Mc 3, 4a). Tuttavia, questo, suona come una sfida che fomenta l'ira degli Scribi e dei Farisei (Ipocriti), che :"Stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo" (Mc  3, 2). Farisei, che Papa Francesco, commentando questo episodio, definisce "Narcisisti religiosi", che anzicché rallegrarsi per un fratello che riacquista la salute, si trincerano dietro  questi "muri", che costruiscono intorno a loro, al punto da andare a stringere un'alleanza con gli Erodiani (Loro "nemici" naturali), "per farlo morire (Mc 3, 6b). Alleanza davvero curiosa! Questa durezza del loro cuore, che arriva a rifiutare ogni dialogo con Gesù:"Ma essi tacevano" (Mc 3, 4c), provoca in Lui, tanta indignazione e  tristezza per l'ottusità del loro cuore, perché accecati da una rabbia che li rende incapaci, di aprirsi alla vita e alla gioia.  Mi viene anche da riflettere:" Quanti di noi, ancora oggi, pensano di parlare di Dio, proponendo l'osservanza sterile di "norme" e "riti", cosiddetti "religiosi", ma che mettono al centro solo i loro protagonismi, fatti di tentativi e sforzi, solo per "piacere" a Dio.  Gesù, invece,  metti al centro l'Uomo che soffre:"Alzati, vieni qui in mezzo" (Mc 3, 3b), ed adegua ogni "norma", al bene supremo dell'uomo. 
Dio è felice, se aiutiamo ogni nostro fratello a prendere coscienza e consapevolezza che è sempre, un suo Figlio amato, ma lo è ancor di più se nel giorno di festa (Per noi cristiani, oggi, la Domenica), ogni uomo che soffre, viene restituito alla sua integrità fisica e morale.  Concludendo, mi piace pensare che, congedandosi da Gesù, quel povero uomo,  abbia stretto la Sua mano, con una forza e una gioia, mai provata fino ad allora. E la gioia dell'uomo, è anche la gioia di Dio. Buona e santa giornata.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 19/01/2022

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