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Mandatoriccio (Cosenza) - Decisamente..., verso Gerusalemme!


di DON MICHELE ROMANO - Il Brano odierno del Vangelo (Lc 9, 51-56), ci parla della grande determinazione con cui Gesù, dimostra di voler andare a Gerusalemme, dove realizzerà il suo "Progetto di Redenzione ", per tutta l'umanità. Per l'Evangelista Luca, la città santa di Gerusalemme, è il luogo in cui Gesù porterà a termine , dicevamo, la sua missione (Solo sul Calvario,  potrà finalmente dire :" Tutto è compiuto "- Gv 19,30 ).
È proprio da questo versetto 51 del nono capitolo, che ha inizio la seconda parte del suo Vangelo, che comincia a Gerusalemme, con l'annuncio della nascita di Giovanni Battista, a Zaccaria nel tempio, e termina, sempre a Gerusalemme, con la preghiera dei discepoli nel tempio, dopo l'Ascensione di Gesù. 
A Gesù, sarà costato tanto, prendere questa grave e ferma decisione,
ma proprio questo suo andare verso Gerusalemme, con tanta risolutezza e determinazione, diventa per noi, oggi, Metafora della vita. 
Lui ci ha  dimostrato con il suo sacrificio, che c'è sempre qualcosa che vale più della nostra persona (" La tua grazia, vale più della vita "- Salmo 62),
che supera le stesse dimensioni dell'accoglienza o del rifiuto ("I Samaritani, non vollero riceverlo").
Tuttavia, mai scoraggiarsi alle prime difficoltà,  troveremo sempre dei "Samaritani", nella nostra vita, che ci respingeranno (" Disprezzeranno il vostro nome, come infame "- Lc 6, 22b), ma, non per questo dobbiamo scadere nel risentimento o nella violenza (" Vuoi che scenda un fuoco..., e li consumi ? Si voltò e li rimproverò "- Lc 9, 54), ci saranno sempre altri villaggi disposti ad accogliere il messaggio di salvezza ("E si misero in cammino verso un altro villaggio"- Lc 9, 56).
Anche per ciascuno di noi, c'è una "Gerusalemme", verso cui incamminarci, con grande decisione, senza tergiversazioni, consapevoli che incontreremo anche, tante difficoltà, resistenze e rifiuti, perché con Dio, non possiamo "programmare tutto" in partenza, occorre fidarsi di Lui ("Dio non abbandona, se non viene abbandonato "), e questo renderà il nostro cammino esistenziale fermo e risoluto, dove niente e nessuno, potrà bloccare o impedire, perché la Verità non ha bisogno di essere difesa, perchè si difende da sola.
Sant'Agostino ci ammonisce:" Temi Dio che passa una volta, e non fà più ritorno ".
Anche oggi nel mondo, quanti attacchi, calunnie e critiche (spesso gratuite e peccaminose !),  vengono rivolte alla Chiesa ed a noi cristiani, da parte di tanti, che si rifiutano di ascoltare la "Buona Novella" del Vangelo. 
Questo sia per noi tutti, motivo di sprono e di "sfida", perché come "Figli del Padre 'nostro' celeste", anche noi possiamo portare pazienza con i nostri fratelli, perché anche loro un giorno possano giungere al dono della conoscenza della Verità (E volontà) di Dio, il quale vuole che "tutti gli uomini, siano salvi" - 1Tm 2,4).
A tutti una santa Giornata


di Redazione | 28/09/2021

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