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Potenza (Potenza) - Santarsiero al Comitato delle Regioni a Bruxelles: in discussione documenti su politica di coesione e politica ambientale


  Una due giorni intensa a Bruxelles quella della sessione plenaria del Comitato delle Regioni (l'Assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell'Ue che ha il compito – riferisce testualmente una nota dell’Ufficio stampa del Comune di Potenza - di coinvolgere gli enti locali nei processi decisionali europei), cui ha partecipato il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, membro dello stesso CdR. "Ho partecipato al Comitato delle Regioni - ha detto Santarsiero- perché credo che serva la forza politica di noi amministratori per portare a casa risultati importanti.” Nel corso della due giorni molti i pareri licenziati che ora verranno inviati al Parlamento europeo perché li trasformi in leggi. Nella due giorni in particolare è stato approvato un documento sul “contributo della politica di coesione alla Strategia Europea 2020”.  In tale documento si “ osserva che lo scopo della politica di coesione è rafforzare l’omogeneità economica, sociale e territoriale per promuovere uno sviluppo armonioso nell’insieme dell’Unione e ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite. Il documento sottolinea altresì che “al centro della politica di coesione dovranno trovarsi anche in futuro strategie flessibili e adeguate alle circostanze regionali e locali “, e viene messo in risalto “ il significativo contributo che la politica di coesione dell’Unione Europea può apportare all’attuazione della Strategia dell’Europa 2020”. Come è noto l’obiettivo di Europa 2020 – prosegue la nota - è quello di costruire una comunità più innovativa, più competitiva e più inclusiva. Le politiche di coesione assorbono oltre il 35% dell’intero bilancio della Comunità Europea. L’approvazione definitiva di tale documento è avvenuta con la discussione di emendamenti. Tre di essi sono stati proposti con il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, primo  firmatario. Gli emendamenti interessano nello specifico la necessità di riconoscere una particolare attenzione “alle aree urbane le cui zone periferiche spesso presentano una situazione di progressivo degrado e impoverimento sociale ed economico.”; di considerare irrinunciabile, per gli obiettivi di Europa 2020, “ la riduzione dell’esclusione sociale”; ed infine Santarsiero ha sostenuto che la strategia Europa 2020 deve significare “non solo efficacia dell’azione europea ma anche assunzione di responsabilità dell’UE verso tutti i cittadini, al di là del tessuto socio economico della regione cui appartengono.” Santarsiero ha considerato di grande importanza l’approvazione di questo documento considerato che “in un’Europa caratterizzata ancora da forti disomogeneità interne c’è ancora fortemente bisogno di politiche di coesione e c’è anche fortemente bisogno di cambiarle per renderle più efficaci ed ancorate alle esigenze dei territori.” Altro importante documento adottato è quello relativo al ruolo degli enti regionali e locali nella futura politica ambientale. In tale documento è stato sottolineato “che gli Enti regionali e locali devono svolgere un ruolo maggiore nella definizione delle politiche dell’UE in materia ambientale. Il loro coinvolgimento garantisce una migliore attuazione delle politiche UE in materia ambientale e rafforza il senso di appropriazione. Nel documento si è anche detto che la Commissione europea deve spendere le proprie valutazioni di impatto a  livello regionale e locale e che la valutazione dell’impatto territoriale deve diventare prassi corrente. “Il successo della politica ambientale dell'UE - ha detto Santarsiero- dipende da una più ampia partecipazione degli enti regionali e locali. Da qui la richiesta del Comitato delle regioni alla Commissione europea di un più forte impegno per coinvolgere maggiormente gli enti subnazionali nella definizione delle politiche europee.” Sempre sui temi ambientali è stato firmato un “Memorandum d’intesa” sulla cooperazione tra la Conferenza dei sindaci degli Stati Uniti d’America ed il Comitato delle regioni dell’Unione Europea in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento . Il Memorandum è stato firmato da Elizabeth Kautz, Presidente della Conferenza dei sindaci degli USA e sindaco di Burnsville (Minnesota) e da Mercedes Bresso Presidente del CdR. Con la firma del Memorandum i firmatari si prefiggono di sensibilizzare i cittadini ed i responsabili politici locali, unire le forze a livello locale e regionale, nella definizione della politica globale in materia di clima, scambiare buone pratiche nella lotta ai cambiamenti climatici, condividere i risultati della cooperazione con tutte le parti interessate. Proposto anche un documento per un “Patto dei sindaci” finalizzato ad un impegno per l’energia sostenibile. Santarsiero in merito ha già annunciato che chiederà formalmente al Consiglio comunale il mandato di sottoscrivere tale patto per una piena consapevolezza  di tutti gli impegni tra cui quelli che riguardano l’emissione di CO2 e ad un piano di azione per l’energia sostenibile. Con riferimento a questi importanti atti approvati dal Comitato delle Regioni in materia ambientale,  Santarsiero ha detto che “rappresentano un importante passo avanti sia per responsabilizzare gli Enti locali sulle politiche ambientali sia per rafforzare complessivamente le politiche di tutela e salvaguardia dell’ambiente.” Altri significativi pareri approvati quello relativo a “misurare il progresso non solo con il PIL” e quello relativo alla necessità di “mobilitare gli investimenti pubblici e privati per la ripresa ed i cambiamenti strutturali a lungo termine: sviluppare partenariati pubblico-privato.” Tutti i pareri approvati nella plenaria del 5 e 6 ottobre saranno interamente disponibili sul sito del Comune di Potenza, nel link Comitato delle Regioni, a partire dai prossimi giorni. Che cosa è il  Comitato delle regioni Il Comitato delle regioni (CdR) è l'Assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell'UE. Il compito dei suoi 344 membri, provenienti da tutti i 27 Stati membri dell'UE, è coinvolgere nel processo decisionale dell'Unione gli enti regionali e locali e le comunità che essi rappresentano e informarli sulle politiche dell'UE. La Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio sono tenuti a consultare il CdR in relazione alle politiche europee che possono avere un'incidenza sulle regioni e le città. Il CdR può inoltre adire la Corte di giustizia per salvaguardare le proprie prerogative o se ritiene che un atto legislativo dell'UE violi il principio di sussidiarietà o non rispetti le competenze degli enti regionali o locali.  

di Redazione | 06/10/2010

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