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Cosenza (Cosenza) - Corti Cosenza, il 30 giugno Incontro con lo psicologo e psicoterapeuta Pier Pietro Brunelli


Il 30 giugno 2021, alle ore 18.30, presso il Chiostro di San Domenico di Csenza, nell'ambito della VII edizione di Teatro in note - Corti Cosenza, è previsto l'incontro con lo psicologo e psicoterapeuta junghiano Pier Pietro Brunelli sul tema: Relazioni distruttive nel mondo giovanile in tempo di Covid, riflessioni a margine del suo libro - L'alba che cura. Per una psicoterapia della sofferenza amorosa. Dialogherà con l'autore il dott. Gaetano Marchese. 
Questo testo è l’approdo di un lungo excursus di ricerche e di esperienze cliniche, le quali hanno avuto un largo riscontro nel pubblico degli appassionati di ‘psicologia della vita amorosa’, specialisti e non. Due parole “Vampiri e Alba”, centrali nella architettura del testo, sono diventate virali nell’immaginario digitale, contribuendo a orientare con poeticità e psichismo la guarigione della sofferenza amorosa. Inoltre, “Vampiri vs Alba” sono due immagini metaforiche essenziali per la guarigione psicologica per chi è ferito nei sentimenti d’amore. 2 Vampiri Amorosi- Il vampiro è una figura di ancestrale memoria, presente in leggende antichissime di ogni cultura. Questa tenebrosa figura si attesta negli immaginari della modernità in termini di fascinosità e seduttività erotica, come estetizzazione della perversità, ed anche come ribellione trasgressiva dei diktat castranti del Super-Io intriso di morali antilibidiche e patriarcali. In termini psicologistici la figura del vampiro può riferirsi alla freudiana “Pulsione di morte”, così come all’archetipo junghiano dell’ “Ombra”, o all’immaginale “Mondo infero” rivisitato da James Hilmman, quale scenario patologizzante dell’ Anima-Psiche. Attraverso articoli, conferenze, libri e il blog www.albedoimagination.com, Brunelli ha elaborato e divulgato argomentazioni diagnostico-terapeutiche che connettono i temi del vampirismo e quelli delle dinamiche erotico- affettive a sfondo narcisistico e borderline. Tali temi hanno riscosso una notevole web reputation, reiterata da forum, gruppi social e blog, a partire dal 2010 quando Pier Pietro Brunelli, psicoterapeuta di formazione psicoanalitica junghiana, pubblica: Trauma da Narcisismo, nelle relazioni di coppia – Il narcisismo patologico e la ferita narcisistica nel ‘vampirismo affettivo’ (edizioni Lulu 2014); Amori distruttivi e vampirizzanti. Come difendersi e come uscirne. Manuale di auto aiuto psicologico/corporeo/sociale/spirituale (Edizioni Lulu, 2014); Se l’amore diventa un inferno. Comprendere i rapporti distruttivi per evitarli o risanarli (Edzioni Rizzoli, 2016). Nei saggi teorico-clinici egli ha esaminato la dimensione metaforica e narrativa vampiro-vampirizzato, come una dinamica eroticoaffettiva distruttiva, dalla quale si esce non solo giudicando le negatività di un partner, ma anche riconoscendo quelle parti del proprio inconscio che inducono a colludere e a offrire il collo. Se il vampirizzato non riconosce in se stesso ciò che lo lega ad un partner negativo – alias il vampiro – finisce con il legarsi ad esso seconda una dipendenza mortifera. Da ciò ne deriva una rassegnata e frustrante posizione masochistica, oppure un arrabbiato quanto impotente vittimismo. Pier Pietro Brunelli considerare la metafora del ‘vampiro’ come un ‘complesso inconscio’, e giammai come la demonizzazione di una persona. Il ‘complesso del vampiro’, è in qualche misura potenzialmente latente in ogni coppia, ma diventa conclamato laddove le polarizzazioni vampiro-vampirizzato siano giunte ad un quadro di evidenza estrema, o anche quando si vengano a determinare subdoli equilibri e tensioni considerabili come “vampirizzazioni reciproche”. Con il libro L’alba che cura il cuore, (Edizioni Lindau, 2020) espone la ‘dottrina del vampiro amoroso’ in quanto complesso morboso e distruttivo che, a diversi gradi di virulenza e gravità può essere riconoscibile potenzialmente in ogni coppia, in forma latente o conclamata, cronica o transitoria. Nella prassi terapeutica che Brunelli definisce una “psicopoetica clinica”, si tende ad analizzare le molteplici dinamiche erotico-affettive disturbate, con lo scopo di capire quando sia possibile risanarle, quando invece occorra avere il coraggio di interromperle. Ma spesso la sofferenza più grande inizia alla fine di una “vampirizzazione amorosa”, cioè quando si viene abbandonati in modo distruttivo, umiliante, svalorizzante, e perciò traumatizzante. Ecco allora che si esperisce uno stato d’animo ‘da 3 vampirazzati’: ci si sente come ‘non vivi e non morti’. Eppure bisogna poter ritrovare quell’alba interiore che consente di rinascere, attraverso immagini e percorsi terapeutici capaci di evocare nuove immaginazioni e visioni dell’amore nell’anima-psiche. Infatti, un’analisi del profondo, rivela che non è tanto la perdita della persona amata che rende straziati, ma è la perdita dell’immagine dell’amore nel mondo interiore proprio (l’immaginale). Ciò che rende privi di speranze, ispirazioni, senso vitale, fino a sentirsi mortificati nell’anima è la violazione dell’immagine interna dell’amore, che viene percepita come una fonte energetica dissanguata e vampirizzata, da ciò il sottotitolo del libro Per una Psicoterapia immaginale della sofferenza amorosa, avendo come principale riferimento epistemologico il concetto di “immaginale” elaborato dal già citato James Hillman. Alba Terapeutica-La “cura dell’alba” mira a ritrovare quel tempo e quel luogo interiore – “psicopoetico e immaginale” - nel quale le tenebre si dissolvono, così che i vampiri fuggano via e possa nascere un nuovo giorno di luce. E’ l’alba, quando Dante e Virgilio raggiungono la spiaggia dell’Antipurgatorio; allora potranno riconoscere la luce di Venere e udire gli amorosi canti dei poeti. Si tratta di un’immagine di straordinaria bellezza e saggezza, che può ispirarci ad iniziare un percorso di guarigione purgatoriale, concetto già evidenziato nel testo Se l’amore diventa un inferno partendo dalle riflessioni della Psicoterapeuta junghiana Adriana Mazzarella. In tal modo le pene d’amore non saranno più un ossessivo infernale tormento, ma potranno essere elaborate e comprese per una rinascita interiore. Si tratta di un percorso terapeutico che, seppure con l’umiltà necessaria a riconoscere le penose infelicità di Eros, vuole risvegliare una visione dell’amore più luminosa e armoniosa, la più vicina possibile a quella che risplende in Beatrice e nel Paradiso terrestre. La sofferenza amorosa non può mai essere presa con leggerezza; può dare luogo a infelicità durature e a problemi serissimi, con esiti talvolta fatali. E’ fondamentale che un percorso terapeutico consideri ogni calvario e traumaticità della vita amorosa come una sorta di spinta iniziatica per dare avvio a trasformazioni maturative del mondo interiore (secondo il mito di Eros e Psiche). Un tale percorso di guarigione è quindi, la fine di una vampirizzazione amorosa, è una sfida di vitale importanza che ha il suo inizio con una nuova alba interiore: esistenziale, sentimentale e spirituale. Il libro L’Alba che cura il cuore è una fonte generosa di “narrazioni e metafore terapeutiche” di “poetiche visionarie e spirituali”, volte a risvegliare nell’animapsiche energie antivampiriche e albescenti. L’anima-psiche vampirizzata in amore va curata con ogni strategia capace di rivitalizzare il suo mondo interno di visioni e ispirazioni. La narrazione del vampiro, in quanto metafora diagnostico-terapeutica volta alla cura dei traumi e delle sofferenze della vita amorosa, ha un suo psicopoetico compimento nello psichismo immaginale dell’Alba: uscire dalle tenebre del “vampirismo amoroso” per scoprire un nuovo modo di “essere nell’amore”. 4 Come ricorda Pier Pietro Brunelli, il suo blog www.albedoimagination.com ebbe decine di migliaia di visite in pochi mesi e riceveva moltissime richieste di pareri e consulti. Scrisse ulteriori articoli on line per dare chiarimenti e sviluppare gli argomenti. Purtroppo, si rese ben presto conto che la diffusione dei concetti proposti non sempre avveniva in modo corretto, questo sia perché la sofferenza amorosa è un tema che spesso rende confusi e non imparziali, sia perché diversi epigoni, o veri e propri plagiatori, presero ad espurgare e distorcere le considerazioni teoriche e cliniche utilizzandone ad usum delphini. Per questo, ricordiamo che la ricerca così come la pratica clinica della sofferenza amorosa e la terapia, si ispira a narrazioni e metafore diagnostico-terapeutiche che hanno una loro forza mitopoietica e immaginale, che richiedono un lungo percorso di analisi introspettiva di confronto dialogico tra soggetto e terapeuta. Pier Pietro Brunelli - Laurea in Psicologia (Università Cattolica di Milano nel 1999, già laureato presso il DAMS Università di Bologna, Relatore della tesi Prof. Umberto Eco; nel 2007 si specializza in Psicologia analitica (Scuola junghiana LISTA), già specializzato in Comunicazione Sociale 1992. Fondatore e Presidente dell’Associazione Culturale Albedo per l’Immaginazione attiva (orientamento junghiano e ricerca antropologica sull’arteterapia) www.albedoimagination.com, con oltre 100 articoli di ricerca e divulgazione psicologica on line. E’ considerato uno dei massimi esperti italiani sulle dinamiche relazioni amorose distruttive, ripropone per primo sul piano teorico la definizione di termini orami riconosciuti come il “trauma da narcisismo, “ le relazioni tossiche e vampirizzate”, “amori distruttivi” , “psicoterapia immaginale”, “psicopoetico e immaginale”, proponendo sul piano della cura strategie terapeutiche individuali e di gruppo originali ed uniche nel panorama della clinica e terapia delle relazioni amorose distruttive. Ha pubblicato saggi e scritti di psicologia, arte, teatro e società: Carnevale e Psiche (Moretti & Vitali); Elogio del manifesto, Allemandi editore; “Il parateatro grotowskiano” Rivista di Psicodramma Analitico; Il cerchio parateatrale, Colpo di scena, Teatro Aleph (Milano); Scritti di antropologia e psicologia del teatro (Lulu) ; “Animazione psicopedagogica” Rivista Pedagogika (milano); “L’oggetto sé nella leadership teatrale “Il battello Ebbro università di Bologna; Psicomitologia del sapere e del riso femminile (Lithos – Premio speciale Kafka)); “Psicologia dell’attore” Edizioni Scientifiche Italiane (Napoli) ; Psicologia di Anna Frank; La locandiera di Goldoni Quaderni di Eventi Culturali (Genova) ; “Psicologia e Performance”: Harta Performing; “Il vampiro interiore (Lulu – Premio speciale Kafka): “Psicologia e semiotica del colore” (Ikon editrice); “Articoli di psicologia e comunicazioni visive” (Progetto editrice); “Psicologia digitale” (Link: ‘house organ’ Mediaset; “Trauerspiel Amleto e il 'gioco del destino' secondo Carl Schmitt (e book); 5 “Psicologia della moda e dei new trend” Uptodate ; “Psicologia del tempo libero” e “Psicopatologia dei consumi” Arcipelago Università IULM di Milano); La sacra canoa “Parateatro” (Bulzoni); “Psicologia sociale: Moda in vetrina “ (Feltrinelli; Psicologia della pubblicità (Carocci); Lo Psicodramma di Cassandra (Lulu); Trauma da Narcisismo (Lulu); Amori distruttivi e vampirizzanti (Lulu); Se l’amore diventa un inferno (Rizzoli); L’Alba che cura il cuore (Lindau) Ha svolto Docenze in Psicologia della comunicazione e delle Arti teatrali presso le Università ed Istituzioni culturali italiane ed estere : Università dell’Immagine (Milano); Scuola Politecnica (Milano); Istituto Suor Orsola Benincasa (Napoli); Docente a contratto Università IULM (Milano); Università Svizzera Italiana (Lugano); Docente di Personal mprovement alla European School of Economics di Genova; Ricercatore per il Club Psomega (arte, società, inventiva) diretto dal Prof. Massimo A. Bonfantini del Politecnico di Milano. Ha svolto seminari presso Università Italiane e Straniere, Istituti e Associazioni Culturali : -Seminari di Programmazione neurolinguistica (Istituto di PNL di Milano, e Associazione Helios di Sassari); Seminari di Psicodramma (Istituto ASPI di Torino); Seminari sul disagio adolescenziale a Milano (Università Cattolica); Seminari di teatroterapia (Ass. Il drago che ride); Seminari di Semiotica con il gruppo PSOMEGA del Prof. Massimo Bonfantini, Milano; Formazione su parateatro e tecniche di antropologia teatrale (dal 1987 al 2010 - con Rena Mirecka (prima attrice del Teatr Laboratorium fondato da J. Grotowski); Seminari con sessioni di Psicodramma Junghiano a Milano dirette dal Prof. Giulio Gasca; Conduzione di sessioni di psicodramma presso la ESE (corso Personal Improvement Genova). A Milano lavora con lo psicoanalista Prof.Claudio Risé e della Psicologa analista junghiana Mirella Costa su temi di psioclogia; Conduce una ricerca teorica e pratica sulla teatroterapia in collaborazione con la psichiatra Teresa Melorio dell’Ospedale Psichiatrico Paolo Pini” di Milano. - Ha tenuto Conferenze su animazione sociale e comunicazione psicoterapeutica in Italia e all’estero: Centre d’Art scénique Contemporaine (Lausanne-Svizzera); Università di Malta; Università di Vigo e Pontevedra (Spagna); Università di Bologna; Università Cattolica di Milano; Politecnico statale di Milano; Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano; Istituto Italia- Brasile (Milano); Conferenze Casa della Psicologia a Milano; Conferenze Università Europea Roma; -Ha svolto attività di Ricerca e Gruppi di ‘Teatroterapia’ presso il Centro Teatrale IL TREBBO di Milano; Seminari parateatrali diretti da Rena Mirecka ed Ewa Benesz del Teatr Laboratorium di Jerzy Grotowski; Consulente per il decennale delle attività di ricerca teatrale del DAMS dell’Università di Bologna; Coordinatore del progetto Fondo Sociale Europeo su “Streghe, solstizio e Carnevale” – Il carnevale e i riti come eventi esperienziali catartici e socioterapeutici;Ricerca per l’Università di Madrid: 6 “Indagine comparata: Carnevale sardo, Carnevale Ambrosiano e Carnevale in Galizia”; Conduttore di seminari sul parateatro, intervento nelle realtà del disagio, intervento psicopedagogico del presso la Scuola d’Arte - Drammatica Paolo Grassi e l’Università Cattolica di Milano. E’ stato Direttore Artistico:”Il bastone del potere dell’amore”- Laboratorio Arte e Natura per ARCI Ragazzi Milano; Consulente di comunicazione per l’Associazione Culturale Helios di Sassari diretta dal Dott. Sandro Selis, (arteterapia, discipline psicosomatiche, ricerche transculturali e di etnopsichiatria). In particolare, Pier Pietro Brunelli ha rivolto i suoi studi e le sue esperienze professionali nel campo della psicologia e della psicoterapia ad impostazione junghiana, integrando la teoria e clinica delle “arti terapie” e la “comunicazione aumentativa” nelle realtà del disagio, in centri clinici e strutture terapeutiche, in ambienti formativi (scuole e università). Questo approccio integrato consente di sviluppare attività terapeutiche e di sostegno alla terapia in situazioni gruppali, nell’ambito di ambienti e luoghi di prevenzione e cura (ad es. Comunità, CPS, Centri Diurni, ecc.) . Per progettare ed effettuare tali interventi, Pier Pietro Brunelli fa riferimento alle sue conoscenze ed esperienze nel campo della comunicazione creativa, della semiotica e del ‘parateatro’ (tecniche teatrali ispirate all’antropologia del rito e della festa, aventi come finalità non lo spettacolo, ma l’incontro umano)- oltre che al campo della psicoterapia (orientata prevalentemente verso la psicologia analitica junghiana).


di Redazione | 28/06/2021

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