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Crotone (Crotone) - Gli alunni del ‘Ciliberto’ hanno partecipato al primo incontro sui droni


Organizzato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Messina, in modalità telematica, nei giorni scorsi si è svolto il primo dei quattro incontri previsti nell’ambito del corso “Droni: evoluzione, utilizzo e prospettive future". Al Corso partecipano gli studenti delle classi III, IV e V E dell’Indirizzo Conduzione del Mezzo Aereo dell’Istituto di Istruzione Superiore Mario Ciliberto di Crotone.

Tale corso rientra nell’ambito delle attività relative ai Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto) per l’anno scolastico in corso previsti dall’Istituto diretto dal Dirigente Scolastico Girolamo Arcuri.

Gli studenti accompagnati dai rispettivi docenti tutors per le suddette attività Maria Grazia Cristofaro, Pasqualino Isabella, Raffaele Scicchitano e coadiuvati dai docenti responsabili per le attività Pcto Anna Canino e Giovanni Spina hanno avuto l’opportunità di prendere parte a questo progetto, che si propone di fornire nozioni giuridiche ed ingegneristiche sugli aerei a pilotaggio remoto (più comunemente denominati droni), che stanno assumendo una rilevanza sempre più marcata nella quotidianità grazie alla loro versatilità di utilizzo.

Il percorso prevede l’alternarsi di fasi di approfondimento teorico a momenti più pratici con esercitazioni ad hoc per verificare l’apprendimento durante i quattro laboratori della durata di tre ore ciascuno.

Il primo webinar dal titolo “Il drone nella normativa europea e nazionale” è stato introdotto dalla Referente del progetto Adele Marino, la quale ha illustrato l’articolo 743 del Codice della Navigazione che definisce il significato del termine aeromobile come macchina destinata al trasporto di persone o cose per aria. Al secondo comma dello stesso, si aggiunge la definizione di aeromobili a pilotaggio remoto quali mezzi senza personale a bordo, regolati dai regolamenti dell’Ente nazionale aviazione civile (Enac) o dai decreti del Ministero della Difesa se utilizzati per scopi militari. Come rappresentato dalla Prof.ssa Marino, già l’articolo 8 della Convenzione di Chicago, predisposta nel 1944, prevedeva l’utilizzo degli aeromobili senza pilota. Successivamente, con l’aumento dell’utilizzo di questa tecnologia, sono state condotte sperimentazioni e ricerche riguardanti, ad esempio, l’utilizzo dei droni in ambito ospedaliero per il trasporto di farmaci da un ospedale ad un altro e la possibilità, attraverso un progetto della società Leonardo, di utilizzo degli stessi come mezzi di trasporto delle merci. L’evoluzione di questa tecnologia di trasporto potrebbe portare enormi vantaggi a livello logistico e sicuramente ridurre l’impatto ambientale.

Sono stati successivamente illustrati i principali enti che concorrono a garantire la sicurezza della navigazione, ovvero a livello nazionale Enav ente nazionale assistenza al volo, Enac, Ansv agenzia nazionale sicurezza volo, Easa agenzia europea per la sicurezza aerea e Icao organizzazione internazionale dell’aviazione civile.

Un protocollo stilato tra Enav ed Enac, ha previsto la nascita di un soggetto giuridico al quale viene affidata l’assistenza al volo dei droni, il D-Flight.

Si è stabilito inoltre la suddivisione in tre categorie basate sul coinvolgimento dell’autorità secondo il livello di rischio dell’operazione di pilotaggio che prevede: categoria aperta, specifica e certificata.

Infine sono stati presentati i numeri relativi agli addetti ai lavori che ad oggi in Italia consta di circa 40mila operatori registrati, con volumi in crescente aumento considerato che, in Europa entro il 2050 si prevede la circolazione di circa 7 milioni di droni.


di Redazione | 30/04/2021

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