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Crosia (Cosenza) - “Il libro…mio amico” diventa una rassegna nazionale. L’iniziativa del sociologo Iapichino in varie città d’Italia


Al via alla sesta  rassegna di sensibilizzazione e formazione alla lettura “Il libro…mio amico”. Si tratta di un’edizione “speciale” (da remoto), come particolare è il periodo che stiamo vivendo. Negli anni passati, complessivamente, ha  coinvolto circa otto mila ragazzi. Un’azione ricca di appuntamenti e di momenti di interazione e riflessione con adulti e bambini, mirando al vero significato della lettura.  L’iniziativa, ideata e curata, dal 2015 dallo Studio di Sociologia e Comunicazione Iapichino di Mirto Crosia, fino alla scorsa edizione è stata realizzata, annualmente, nei vari comuni della provincia di Cosenza e Catanzaro. Solitamente gli appuntamenti si svolgevano in presenza, nelle varie scuole, ma anche negli oratori, nei centri sociali e, persino nelle chiese, durante il periodo primaverile. Nella scorsa primavera la kermesse è stata rinviata a causa dell’emergenza sanitaria. Ora è stato strutturato il nuovo format. L’iniziativa è diventata una rassegna nazionale. Diversi sono già i contatti che le scuole di varie città d’Italia stanno avendo con lo studio del noto professionista calabrese. La sesta edizione è completamente diversa: si svolgerà da remoto, con le classi delle singole scuole aderenti e non avrà un calendario prefissato per l’anno solare, ma sarà in itinere fino alla fine dell’anno scolastico. Nelle diverse scuole italiane verrà effettuata una  giornata di sensibilizzazione, anticipata, però, da attività propedeutiche. Infatti, gli alunni, nei giorni antecedenti l’incontro saranno impegnati in una sorta di laboratorio di scrittura creativa, quindi, durante l’incontro, in video-collegamento con le varie classi dell’istituto, saranno protagonisti della manifestazione. Gli alunni rappresentanti la classe effettueranno la propria autopresentazione e, a seguire, saranno chiamati a leggere il lavoro realizzato e a commentarlo davanti alla platea, seppur virtuale.  “Sarà un lavoro impegnativo – ha commentato il sociologo Antonio Iapichino - ma l’obiettivo da raggiungere è importante: sensibilizzare ragazzi e adulti a leggere giornali o libri, allo scopo di creare i presupposti di crescita della comunità sociale, sempre meno propensa a prendere un libro o un giornale in mano.  Non si può lasciare nulla al caso, soprattutto in tempi di emergenza come quello attuale”. Lo stesso dottore Iapichino, infine, ha sottolineato che "i ragazzi sono fra coloro che, a causa della pandemia, stanno soffrendo maggiormente la mancanza di contatti sociali".


di Redazione | 14/04/2021

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