Uno degli effetti più gravi e probabilmente non ancora del tutto evidenti della pandemia è quello delle difficoltà oggettive e straordinarie che sta sopportando il tessuto socio-economico e produttivo territoriale. E tra le vittime più indifese delle conseguenze derivanti da ormai oltre un anno di chiusure e restrizioni vi sono soprattutto le piccole e medie imprese (PMI) che rappresentano l’intelaiatura economica del nostro Paese e dalla cui sopravvivenza dipende la stessa qualità della vita delle comunità locali. Ciò vale a maggior ragione per quelle aree depresse come il crotonese che già sconta il prezzo di mezzo secolo di scelte sbagliate ed illusorie che ne hanno mutato in modo quasi irreversibile, purtroppo, destinazione e prospettiva originarie.
A ribadire l’urgenza di sollecitare e individuare tutte le forme di garanzia e sostegno emergenziali, a favore anzi tutto della rete delle piccole e medie imprese operanti nelle aree svantaggiate del Mezzogiorno è stato Cataldo Calabretta, commissario provinciale della Lega – Crotone nel corso dell’incontro, svoltosi nella Città di Pitagora con il Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Crotone, Alfio Pugliese.
Non dimentichiamo – aggiunge il commissario provinciale della Lega Crotone, esprimendo soddisfazione per l’incontro – che la crisi del settore era iniziata prima. Secondo il Report Regionale PMI 2020, realizzato da Cerved e Confindustria, il COVID-19 si è innestato, infatti, in un periodo di debolezza per le PMI che, dal 2018 avevano già interrotto la loro lenta ripresa. Purtroppo, la pandemia avrà adesso ricadute pesanti soprattutto sugli indici di redditività: si stima una contrazione del fatturato del 12,8% nel 2020, con un rimbalzo nel 2021 dell’11,2% (per una perdita di 227 miliardi di fatturato nel biennio 2020-21). E se continua la nuova ondata di COVID-19 – prosegue – il calo dei ricavi è stimato a -18,1% per l’anno in corso (+16,5% nel 2021), con minori ricavi che sfioreranno i 300 miliardi di euro.
In questa cornice – va avanti – appare evidente che l’emergenza Covid per le piccole e piccolissime realtà imprenditoriali calabresi e del crotonese in particolare, una delle province notoriamente più povere d’Europa, tanto più se non affrontata con strumenti adeguati dallo Stato centrale, rischia di trasformarsi in una ipoteca definitiva per quest’area, costringendo tutti all’emigrazione di massa.
Serve per queste ragioni – conclude Calabretta, ringraziando il commissario Pugliese per la disponibilità e la condivisione sui temi affrontati – un sostegno straordinario proporzionato alla straordinarietà sia dell’emergenza pandemica che di quella storica alla quale la pandemia si è purtroppo aggiunta, per consentire subito la sopravvivenza e domani la ripartenza di quanti vogliono ancora continuare a vivere ed a fare impresa a queste latitudini, offrendo occasioni di crescita in e per questa terra.
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