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“Siamo in una situazione critica, lo sappiamo. La più critica di sempre da quando è iniziato il Covid. Un anno fa lo abbiamo contrastato chiudendo tutto, oggi stiamo di fatto convivendo con il virus. È una decisione saggia? È difficile dirlo. Certo, è facile giudicare le scelte delle istituzioni. Molto più difficile assumerle”. Esordisce in questi termini il sindaco di Crosia, Antonio Russo, in un post sui canali social. Il Primo cittadino ha evidenziato che “un anno fa eravamo a dirvi che dovevamo stare chiusi, che dovevamo riguardarci, che avremmo dovuto fare attenzione affinché il virus non attecchisse nella nostra comunità. Ci siamo riusciti perché, nel quadro delle norme nazionali, quelle che restano il faro del nostro sistema democratico, ci erano stati dati dei paletti che da sindaco ho fatto di tutto affinché venissero rispettati. E così è stato. Avevamo l’obbligo di chiudere tutto. Lo abbiamo fatto. Oggi – ha aggiunto l’avvocato Russo -  il quadro normativo è totalmente stravolto. Siamo nelle condizioni di convivenza con il Covid-19. La domanda è una (ed è quella che mi fanno in tanti: Cosa possono fare i sindaci in questo momento? Praticamente nulla”. Per il sindaco crosiota “il virus circola, oggi, perché c’è una circolazione costante di cittadini che si spostano tra i comuni e le province della nostra regione. Il comune non ha nessun potere per evitare che un cittadino di Crosia si rechi oggi a fare visita a un parente in un altro paese del territorio, o viceversa. E magari, inconsapevolmente, portano il virus”. Da qui l’input di Russo. Oggi più che mai serve buonsenso. Il mio appello continuo e incessante ai miei concittadini rimane quello di essere prudenti. Combattere il virus è impegno di tutti, non soltanto del sindaco”.