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Maida (Catanzaro) - Concluso il progetto denominato “Ricerca etnomusicologica della comunità di Vena di Maida”


Si avvia a conclusione il progetto denominato “Ricerca etnomusicologica della comunità di Vena di Maida” la cui richiesta di finanziamento attraverso la legge 15/2003 era stata formalizzata con delibera di giunta su proposta del delegato di Vena Sabrina Fiumara. L’importanza di valorizzare la cultura e la tradizione arbëreshë della comunità di Vena, infatti, è stato sin dall’inizio della consiliatura tra gli obiettivi dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Paone.

Il progetto prevede la registrazione e la riproduzione su supporto digitale dei più importanti canti appartenenti alla comunità venota e della cultura arbëreshë in Calabria, con l’obiettivo di tramandare alle nuove generazioni questo importantissimo patrimonio culturale.

La Chiesa di Bellacava ha fatto da cornice alla registrazione dei canti popolari della tradizione arbëreshë di Vena e dell’Arberia, per un progetto etnomusicologico che dopo una lunga fase di studio e di preparazione e l’interruzione dovuta alla pandemia, ha portato alla registrazione dei canti e alla fase successiva, quella della riproduzione su supporto digitale. Responsabile del progetto è stata la delegata sindaco, Sabrina Fiumara, mentre coordinatore e direttore artistico Don Francesco Santo, instancabile e prezioso difensore della tradizione e cultura venota.  “Si tratta di un processo di valorizzazione che continua – ha dichiarato la delegata Sabrina Fiumara -. Dopo i primi progetti degli anni passati denominati “Vina Katundi Imë” e “Kundarele Çë një her?”, questa volta l’attenzione è stata posta sulla musica della tradizione, mentre per l’anno in corso ci concentreremo sulle arti visive e la pittura. Sono soddisfatta perché oltre ad aver raggiunto l’obiettivo ho visto tanti miei concittadini partecipare volontariamente e con entusiasmo alla realizzazione dei vari progetti”.

 “Un ringraziamento particolare voglio rivolgere a don Francesco Santo e ai diversi volontari cittadini venoti che hanno permesso la realizzazione di questa bella iniziativa – afferma il sindaco di Maida, Salvatore Paone -. L’ obiettivo che ci eravamo posti era quello di valorizzare e tutelare l’immenso patrimonio immateriale culturale della minoranza linguistica. Con questo progetto si è raggiunto un risultato importante e ancora molto rimane da fare. Mi piace sottolineare come la cultura può diventare un forte momento di aggregazione e di unità: semplici cittadini, amministrazione comunale, associazionismo, tutti uniti per raggiungere uno scopo comune: valorizzare questo splendido tesoro immateriale che e’ la lingua, la storia e la tradizione  arbëreshë”.

L’amministrazione comunale continua a lavorare su questa tematica: infatti con delibera di giunta numero 219 del 29.12.2020 ha approvato il progetto dal titolo “Rrugët tona kulluratë” (le nostre vie colorate) inoltrando contemporaneamente la richiesta di un nuovo finanziamento regionale attingendo alla legge 15/2003. Questo nuovo progetto ha l’obiettivo di far conoscere l’identità etnica della comunità di Vena di Maida, della sua storia e delle sue tradizioni attraverso la realizzazione di murales artistici realizzati per le vie del paese con l’intenzione di avvicinare i giovani alle proprie radici storiche e culturali in una chiave più moderna.


di Redazione | 26/02/2021

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