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Castrovillari (Cosenza) - Programmazione rete scolastica, svolta l’assemblea plenaria dei sindaci e dirigenti scolastici del Distretto n. 19


Si è svolta, presso l’ITIS di Castrovillari, l’Assemblea plenaria dei Sindaci e dei Dirigenti scolastici del Distretto scolastico  n ° 19 per discutere sulle problematiche relative alla “ Programmazione della rete scolastica  e dell’offerta formativa della Regione Calabria, per il quinquennio 2011-2016” che dovrà essere predisposta, - riferisce testualmente una nota del Presidente del distretto scolastico N. 19, Giovanni Donato - dai Comuni entro i 30 settembre c.m., dalla Provincia entro il 30 ottobre c.a e dalla Regione, entro il 31  dicembre 2010. La riunione, convocata dallo stesso prof. Donato, nella duplice veste di Presidente del Distretto scolastico nonché Commissario straordinario, ha registrato la presenza dell’Assessore Provinciale alla Pubblica istruzione, Pietro Ruffolo, del Consigliere Provinciale Piero Vico, dei Sindaci e dei Dirigenti Scolastici dei Comuni e delle Scuole ricadenti nel territorio del Distretto. E’ stata illustrata la delibera  n °48 del 5 agosto 2010 approvata dal Consiglio Regionale della Calabria con la quale si dettano gli indirizzi generali per la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa della Regione, partendo dal dimensionamento, che rappresenta l’atto fondamentale dell’organizzazione della rete scolastica del territorio e proseguendo con la programmazione dell’offerta formativa che dovrà essere il risultato di un accordo con i soggetti che, a vario titolo, operano per lo sviluppo socio-economico del territorio. L’Assessore Ruffolo, dopo aver portato il saluto del Presidente Oliverio, ha ribadito – riferisce la nota - che la  nuova rete del sistema scolastico provinciale e la programmazione dell’offerta formativa integrata dovrà comprendere azioni finalizzate a ridurre il fenomeno dell’abbandono e della dispersione scolastica; a diffondere i processi di acquisizione delle competenze, in particolare delle lingue e delle materie scientifiche; nonché azioni tese all’educazione degli adulti per l’arricchimento professionale: non tagli indiscriminati, quindi, ma una razionalizzazione che tenga conto delle peculiarità culturali, etniche, strutturali, orografiche della nostra  Provincia. A tal fine ha affermato che la salvaguardia della scuola primaria nei singoli comuni diventa un’ esigenza da perseguire, tenendo conto del numero degli alunni in ciascuna Istituzione e utilizzando, dove si presenti la necessità, lo strumento della “ deroga”, previsto, del resto, nella normativa regionale. I Sindaci e i Dirigenti scolastici nei loro interventi hanno affermato di volere, in sintonia con quanto affermato dai Relatori, un dimensionamento della rete scolastica che parta dalle Comunità locali ed, a tal fine, hanno, soprattutto gli Amministratori dei Comuni di etnia arbereshe,  preannunciato l’idea di proporre  l’istituzione di due consistenti e forti autonomie anziché tre come le attuali, per consolidare nel tempo l’offerta formativa e la salvaguardia dell’identità delle loro Comunità. Infine – continua il comunicato stampa - si è passati ad esaminare la situazione dei cosiddetti “Punti di erogazione del servizio” che sono i plessi di Scuola materna, elementare e media, nonché le sezioni staccate sia di scuola di primo che di secondo grado, i quali per sopravvivere dovrebbero essere costituiti da almeno 30 alunni nella Scuola materna, da 50 nella Scuola elementare e da 20 per classi nelle superiori. Questi parametri metterebbero a rischio lae Scuole di Civita, di San Basile, di Acquaformosa, di Laino Castello, di Papasidero e la scuola materna di Cammarata. L’Assemblea, - continua il comunicato - ha proposto ai Dirigenti Scolastici ed ai Sindaci interessati di redigere idonee delibere nelle quali opportunamente motivare e documentare (condizione di Comuni montani, aree geografiche caratterizzate dalla presenza di minoranze linguistiche, consistenza della popolazione scolastica rapportata alla disponibilità edilizia esistente, caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socio-culturali del bacino d’utenza,  situazione relativa al servizio scolastico circa i trasporti e le mense) le ragioni per le quali la presenza dell’Istituzione scolastica è fondamentale ed indispensabile nel territorio. Alla luce, pertanto, delle proposte evidenziate e discusse l’organizzazione della rete scolastica del Distretto n° 19 – conclude la nota del Presidente Donato -  non dovrebbe subire rilevanti modificazioni, negli Istituti di ogni ordine e grado, ma rimanere pressoché immutata rispetto a quella attuale.        

di Redazione | 25/09/2010

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