We're sorry but our site requires JavaScript.

 


Crosia (Cosenza) - Mensa diocesana, si lavora per aiutare chi ha bisogno


Nonostante l’emergenza sanitaria prosegue a pieno ritmo il lavoro della mensa diocesana “Buon Samaritano” di Mirto Crosia. Un lavoro effettuato quotidianamente con abnegazione per venire incontro a un’esigenza primaria dell’uomo: nutrirsi. Dopo il lockdown la struttura caritatevole, situata in Viale Kennedy , ha riavviato il servizio, con alimenti da asporto. In realtà le attività, seppur con modalità diverse, non si sono mai fermate. Neppure durante  la fase acuta dell’emergenza pandemica. La mensa diocesana è una realtà inaugurata e benedetta nel mese di luglio del 201, quindi si avvia verso il decimo anniversario. Coinvolge in maniera diretta le parrocchie appartenenti alla Vicaria di Longobucco. L’attuale Arcivescovo, monsignor Giuseppe Satriano, ha cercato di mantenere e, anzi,  rinforzare il servizio rivolto ai fratelli più bisognosi. Il responsabile della mensa, il vicario foraneo della vicaria di Longobucco, nonché parroco di “San Giovanni Battista” di Mirto, don Giuseppe Ruffo, attraverso un lavoro costante, mediante il supporto di vari volontari, riesce a offrire un servizio giornaliero. Fino al mese di febbraio, ha raccontato don Ruffo, sono stati erogati circa 80 pasti al giorno. Agli ospiti viene offerta la cena. Man mano, con l’avvento dell’epidemia del coronavirus sono diminuite le istanze. Quindi, allo scopo di salvaguardare la salute di volontari e ospiti, dopo il primo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si è optato per una scelta diversa: non più la cena servita ai tavoli, ma un cestino con le derrate alimentari già pronte da consumare autonomamente.  Successivamente, con il secondo Decreto del Presidente Conte, don Giuseppe Ruffo,  di concerto anche con il direttore della Caritas diocesana, don Stefano Aita, e in sinergia con l’Arcivescovo, mons. Satriano, allo scopo di evitare l’abbandono delle persone bisognose, ha  pensato,  per durante il periodo di emergenza sanitaria, a una soluzione di tipo pratico: ha formalizzato una sorta di convenzione verbale con un supermercato del luogo e agli ospiti è stato donato un buono che ha consentito loro di poter ricevere dei prodotti alimentari con cui nutrirsi. Don Ruffo ha sottolineato che “l’amore verso i poveri  non è stato fermato dal Coronavirus ma, con metodi diversi, l’attività solidale è proseguita anche in quel particolare periodo storico”. Superata la fase più critica legata alla pandemia da Covid-19 dallo scorso 1° luglio la cucina della mensa ha riacceso i propri fornelli, anche se ancora il servizio è solo d’asporto, ma il numero degli utenti è risalito notevolmente. In qusto mese di ottobre si è arrivati anche a erogare 93 pasti in un giorno. Attualmente la mensa opera senza volontari, soltanto con la cuoca e il supporto di suor Alfonsina Greco, appartenente all’Ordine delle Vergini. Antonio Iapichino


di Redazione | 22/10/2020

Pubblicità

vendesi tavolo da disegno Spazio pubblicitario disponibile


Testata Giornalistica - Registrazione Tribunale di Rossano N° 01/08 del 10-04-2008 - Nessun contenuto può essere riprodotto senza l'autorizzazione dell'editore.

Copyright © 2008 - 2024 Ionio Notizie. Tutti i diritti riservati - Via Nazionale, Mirto Crosia (CS) - P.IVA: 02768320786 - Realizzato da CV Solutions

Ogni forma di collaborazione con questo quotidiano on line è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita - E-mail: direttore@ionionotizie.it