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“I comuni interni, o come vengono definiti dalla Strategia Nazionale delle Aree Interne, periferici o ultra-periferici, in Italia sono quasi 4200 in cui vi abitano circa 13 milioni di persone. Eppure a volte si ha l’impressione che questi comuni siano più un peso che una risorsa per il sistema Paese. Mentre è necessario capire – si legge in una nota del segretario del Pd longobucchese Bruno Antonio De Luca - che le aree interne, rappresentano uno scrigno di ricchezza, culturale ma anche di valori umani e sociali. In queste aree vivono persone coraggiose che hanno fatto una scelta di vita, nonostante i servizi essenziali siano minimi o addirittura inesistenti. La scarsità di tali servizi è accompagnata spesso da spopolamento e di conseguenza si generano condizioni di disagio economico e sociale. La scuola in tutto questo svolge un ruolo decisamente importante. È  presidio culturale, in cui i giovani elaborano il loro sapere. La scuola, soprattutto nelle aree interne, svolge un vero e proprio ruolo sociale, crea comunità. Ecco perché, nei nostri territori avere un servizio scolastico ben distribuito è determinante per le famiglie e gli studenti che hanno scelto di risiedervi. Avere un presidio scolastico significa, spesso invertire anche il calo demografico.

Per tali ragioni il Partito democratico di Longobucco si schiera al fianco del Sindaco di Bocchigliero e della sua comunità , per la soppressione della scuola dell’infanzia. Il popolo democratico longobucchese si unisce in questa battaglia di civiltà, non contro qualcuno, ma per cambiare un sistema basato solo sul principio dei numeri. Chiudere un plesso scolastico, in questi territori, decreterebbe la morte di un’intera comunità che vanta storia, tradizione e cultura. Non possiamo rimanere inermi di fronte a tale scelta perpetrata ai danni di un piccolo comune. Ne va della dignità dei bambini, ai quali viene negato il diritto all’istruzione, ne va della dignità di una popolazione che nonostante tutto continua a vivere e far vivere luoghi di straordinaria bellezza.