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Cariati (Cosenza) - Creatività e bellezza oltre ogni crisi. Parole chiave della responsabilità sociale de iGreco


 Recupero della memoria e dell’identità e dello spirito dei luoghi. Valorizzazione del capitale umano e promozione dei talenti. Ricerca della bellezza come momento creativo contro ogni crisi. Sono, queste, le parole chiave dei due contributi che hanno visto il Gruppo iGreco, la cui bussola resta quella dell’impegno culturale e di responsabilità sociale, protagonista in due diversi e prestigiosi eventi culturali. Lunedì 21, con Tommaso Greco alla conferenza stampa di presentazione della 24esima edizione di Moda Movie, il Festival dei talenti della moda, del cinema e delle arti, ideato e organizzato dall’associazione Creazione e Immagine; nei giorni scorsi (domenica 20) con Filomena Greco alla nona edizione del prestigioso Premio letterario Caccuri che nell’ambito dell’iniziativa Il sapore dei libri. Serata tra letteratura e vini di Calabria, ospitato nella Abbazia di Santa Maria del Soccorso, ha intervistato la scrittrice Katia Colica sulle pagine del suo Non questa volta (Castelvecchi).

Facciamo un cattivo uso della memoria rispetto alla nostra storia ed alla nostra identità, che rimane dispersa sotto i nostri occhi, come la lettera rubata di Edgar Allan Poe – ha chiosato Filomena Greco stimolando parallelismi nell’opera di Colica. Come dice il paesologo Franco Arminio, la Calabria ha bisogno che si inizi a praticare la cura dello sguardo.

C’è un sottile filo rosso che come iGreco – ha detto, invece, Tommaso Greco - condividiamo con la mission sottesa all’evento Moda Movie: ovvero l’idea che in ogni epoca la vera forza su cui investire energie, risorse ed impegno creativo è quella del capitale umano. Stimolare l’emersione di talenti e forze nuove, incoraggiare le nuove generazioni ma anche il dialogo intergenerazionale, sostenere le energie e la fantasia ed accompagnare gli shock culturali, sempre necessari per superare le crisi ed anticipare il futuro, sono state e restano le chiavi di lettura di ogni visione protagonista e non rassegnata della storia, delle piccole storie così come della Grande Storia.

Il vero viaggio di scoperta – scriveva Marcel Proust nei ruggenti anni 20 del secolo scorso – non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel possedere altri occhi, vedere l’universo attraverso gli occhi di un altro, di centinaia d’altri: di osservare il centinaio di universi che ciascuno di loro osserva, che ciascuno di loro è. La crisi come condizione permanente, virtuosa e necessaria all’evoluzione individuale e sociale; la crisi etimologicamente interpretata come rimescolamento necessario e fisiologico di tutto per ripartire diversi e come rottura epistemologica – direbbe il filosofo e poeta Gaston Bachelard, per il quale l'uomo è un essere pieno d'immaginazione. Quella stessa idea di crisi – ha sottolineato Tommaso Greco - come grande bellezza della trasformazione possibile e di immaginazione che ispirò un’epoca epica, gli anni 20 del 1900 e di un mondo che si globalizzava in chiave moderna e che forse ispira quanti, oggi, glocalizzati ovunque non importa, avvertono comunque la stessa forza prospettica di quegli anni, egualmente rivoluzionaria rispetto alle sfide sociali e ambientali che stiamo vivendo. Serviva ieri come serve oggi potere creativo. Serviva ieri come oggi immaginazione.


di Redazione | 23/09/2020

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