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È Maria Luisa Abossida di Mirto Crosia il nuovo comandante dei reparti di Polizia penitenziaria degli istituti penitenziari “Cantiello Gaeta“ di Alessandria. Una persona dinamica, professionalmente preparata, legata alla sua città di origine. A seguito dei suoi spostamenti, dapprima per motivi di studio e, successivamente, per scopi lavorativi la dottoressa Abossida, si definisce “cittadina dello stivale”. Ella però, ha un’unica costante: Mirto. Anche solo per pochi giorni, appena può ritorna per ritrovare la sua famiglia e assaporare il profumo del suo mare Jonio. Nella cittadina ionica, infatti, vivono i suoi genitori, il papà Antonio Abossida, la mamma, Chiara De Vincenti, la sorella Liliana (l’altra sorella, Franca, vive a Roma) e diversi altri parenti. La dirigente aggiunta di Polizia penitenziaria è nata proprio a Crosia (non capita sovente trovare persone nate in questa cittadina, in quanto non è sede di ospedale). Ha frequentato la scuola media a Mirto ed è sempre stata sempre impegnata nello sport. Ha fatto parte della squadra di atletica leggera, partecipando ai giochi della gioventù e poi la grande avventura nella squadra di pallamano di Mirto che ha raggiunto la Serie B nel campionato italiano. Dopo il diploma in Ragioneria, conseguito nella vicina Rossano, si è trasferita a Roma con tutta la sua famiglia, dove ha conseguito, nel 1999, la laurea in Giurisprudenza, presso l’università ‘La  Sapienza’. Ha iniziato subito la pratica legale ed è diventata avvocato penalista nel 2003. Ha trascorso circa 20 anni nella capitale. Roma l’ha sempre sentita come la sua seconda città. Non ha mai patito il trasferimento da Mirto, probabilmente perché ha vissuto l’esperienza insieme alla sua famiglia e all’università c’erano molti amici del suo paese natio. Certo è che l’estate si chiama Mirto. La sua spiaggia, il suo mare, i suoi amici di infanzia. Ancora oggi, è una festa ogni volta che attraversa quel ponte sul  Trionto. Una grande emozione. Circa il percorso professionale, nel 2009 ha vinto un concorso per funzionario di polizia penitenziaria. Inizialmente non era il suo sogno, non sapeva neppure di cosa si occupasse un commissario all’interno di un istituto penitenziario, ma da quando ha messo i piedi in carcere, a Milano Opera, come tirocinante, si è fortemente appassionata del suo lavoro ed è iniziata la sua avventura.  Finito il corso di formazione ha scelto come prima assegnazione proprio Milano Opera, con le funzioni di vice comandante. Dopo circa due anni è stata in missione al carcere di Brescia, la circondariale, con le funzioni di Comandante del Reparto. A Brescia ha ritrovato amici di Mirto e ha incontrato nuove persone, fra cui la sua dolce metà. Dopo 5 ha assunto l’incarico di comandante del reparto del carcere di Velletri, un’altra esperienza intensa che ha contribuito a una crescita professionale e personale. Dopo circa un anno e mezzo ha deciso di cambiare e, da qualche giorno, ha preso il comando di entrambi gli istituti di Alessandria. È la prima donna al comando in questi penitenziari e se il buon giorno si vede dal mattino, sicuramente sarà una bella esperienza. Antonio Iapichino