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Rossano (Cosenza) - Scrivi un diario per sentirti bene


di LETIZIA GUAGLIARDI - "Ah, quante cose mi vengono in mente di sera quando sono sola, o durante il giorno quando debbo sopportare certa gente che mi disgusta o che interpreta male tutte le mie intenzioni. Perciò finisco sempre col ritornare al mio diario, è il mio punto di partenza e il mio punto di arrivo".  (Anna Frank).  Lei scrisse queste frasi nel suo diario, passato alla storia, quando aveva solo tredici anni ed era rinchiusa nel suo alloggio segreto, non per sua scelta. Malgrado la mancanza della libertà, prima di tutto, e poi di tutte le altre privazioni, lei riuscì a rimanere con il cuore e la mente liberi perché aveva trovato una via di fuga dalla sua prigione e anche un modo per continuare ad apprezzare la bellezza della vita.

Lei sì che aveva capito che scrivere le faceva bene, la faceva sentire viva e che con il suo diario non perdeva il contatto con tutte le cose belle e utili della sua vita passata e riusciva a superare le angustie del suo presente.

E tu, hai già scoperto che scrivere un diario personale, ogni giorno, ti aiuta a stare meglio e a risolvere tanti tuoi intimi conflitti? Se la risposta è no, eccoti 10 buoni motivi per cominciare:

1) impari a diventare un esploratore di te stesso e a non dare nulla per scontato (negli affetti, nelle esperienze, negli oggetti che possiedi);

2) analizzi ogni tua giornata da un’altra prospettiva che non immaginavi nemmeno che ci fosse,

3) fermi i tuoi pensieri sulla carta, soprattutto quelli che vanno e vengono senza sosta, quelli disordinati che ti creano confusione, quelli molesti e inutili che occupano solo spazio nella tua mente e impediscono a quelli buoni di entrare;

4) scopri come rendere concreta un’idea che ti è appena arrivata (se non la scrivi, se ne va a cercare qualcun altro disposto a darle retta);

5) ti rendi conto che, mentre scrivi, l’agitazione che provavi si attenua e, cosa molto interessante, individui con esattezza ciò che ti preoccupa, ti assilla, ti innervosisce insomma… che ti tiene sveglio la notte;

6) man mano che scrivi, scendi sempre più in profondità dentro te stesso e scopre piccoli tesori e meraviglie che ignoravi totalmente;

7) sempre mentre scrivi, i ricordi vengono allo scoperto, anche quelli negativi (che hai avuto sempre cura di tenere a bada ma, se non lo sai, hai sempre un conto in sospeso con loro) e quelli dolorosi che mantengono sempre aperte le ferite della tua anima;

8) più scrivi, più la tua creatività affiora e, insieme a lei, la fantasia, l’entusiasmo e la voglia di fare perchè… stai apprezzando uno stato di benessere che non pensavi di poter provare;

9) quando vai a rileggere le pagine che hai scritto molto tempo fa, diventi consapevole dei progressi che hai fatto: ciò migliora la tua autostima e, anche questo, fa parte del potere “terapeutico” della scrittura;

10) per scrivere sul tuo diario personale hai bisogno di ritagliarti uno scampolo di tempo nella tua giornata e uno spazio tutto tuo nel posto in cui vivi e questa è una cosa che produce tanti benefici su di te, mentre molti vanno sempre di fretta e si lamentano di non avere mai tempo da dedicare a loro stessi.

Mi sembra scontato precisare che il tuo diario personale non deve essere il diario che tengono i ragazzi e che anche molti noi adulti avevamo da adolescenti, quello su cui scrivevamo tutto quello che ci succedeva, incollavamo stickers o facevamo piccoli disegni.

Il diario personale di cui ti sto parlando e che consiglio di fare ( anche nei miei laboratori di scrittura creativa) è il luogo in cui incontri te stesso, affronti i tuoi giganti, scopri come rimarginare gli squarci del tuo cuore, come chiudere i conti con il passato, come guardare con occhi nuovi e con mente aperta al tuo futuro.

Quando scrivere? Bastano anche venti minuti al giorno. Io consiglio la mattina presto, quando non ci sono ancora rumori, così ti carichi di energia positiva e  affronti meglio la tua giornata. Ma puoi farlo anche la sera, magari aggiungendo, alla fine, le tre cose che ti sono successe durante il giorno e per cui provi gratitudine. Man mano che ti alleni, aumenta a cinque cose, poi a sette e così via (scoprirai così che nella tua vita ci sono tante cose di cui devi essere grato.

Dove scrivere? Tu conosci benissimo la tua casa, (ma puoi scegliere anche un altro posto, per esempio un giardino, sotto un albero in campagna o in riva al mare) e sai quale angolino ti fa stare meglio. Assicurati solo che, quando sei sul tuo diario, non sia frequentato da nessun altro.

Su cosa scrivere? Va bene un quaderno con le pagine tutte bianche (in seguito puoi anche personalizzarlo tu), un’agenda annuale… quello che preferisci. Se sai già di essere un po’ pigro e non sei allenato alle abitudini (quelle buone), io in genere consiglio di comprare un diario che costi un po’: se lo hai pagato un occhio della testa, adesso devi per forza usarlo!

Te ne consiglio un paio, davvero belli: questo e questo

Se nel frattempo vuoi leggere qualche diario… ti consiglio questi:

Il diario di Anna Frank

Sulla linea… la mia vita dietro le sbarre: in questo memoir Francesco Carannante affronta il suo passato pericoloso e doloroso e, anche attraverso la scrittura, inizia il suo personale percorso di cambiamento pur trovandosi, come Anna Frank, in una prigione… anche se diversa: il carcere.

Viaggio in Italia di J.W. Goethe: anche per lui il diario era una fuga da quella sua vita che gli soffocava la creatività e scelse anche un posto splendido: l’Italia. Arrivò qui il 3 settembre 1786 quindi, se vuoi sapere come si viaggiava a quei tempi (i viaggi erano molto rari anche perché costosi e pericolosi) e vuoi anche vedere le bellezze nostrane da un altro punto di vista, leggilo.

Ultimo consiglio: non preoccuparti affatto di come scrivi: il tuo diario è solo tuo, nessuno lo leggerà, quindi non farti bloccare dai “ma non so scrivere”, “ma faccio errori” e altri ostacoli di questo genere. Puoi scrivere anche in dialetto, se preferisci, non importa: mentre scrivi tu parli a te stesso e di certo non ti preoccupi di scegliere le parole giuste, la giusta punteggiatura e non devi curare l’ortografia. Solo… evita di dirti parolacce e volgarità!


di Letizia Guagliardi | 17/06/2020

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