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Crosia (Cosenza) - Suor Norberta è tornata alla Casa del Padre. Commemorata nella chiesa “Divin Cuore”


di ANTONIO IAPICHINO - Suor Norberta, è tornata alla “Casa del Padre”, concludendo la sua vita terrena all’età di 88 anni. La religiosa, appartenente all’Ordine delle Suore dell’Assunzione, era di origine sarda. A Mirto ha operato per oltre 15 anni (nel periodo fra la fine degli anni Settanta ai primi anni Novanta). Ora si trovava presso la Casa provinciale delle suore dell’Assunzione a Roma. Le esequie si sono svolte nella capitale. La notizia, appena giunta a Mirto Crosia, ha lasciato una gran malinconia, soprattutto nelle generazioni degli attuali cinquantenni. Persone che sono state letteralmente seguite, con cura e affetto, da suor Norberta. La casa  parrocchiale dove le suore abitavano, nella parte alta del paese, in via Verdesca, rappresentava il centro della socializzazione dei ragazzi, adolescenti e giovani di quel tempo.  Durante la loro presenza “missionaria” a Mirto, le suore dell’Assunzione hanno lasciato un ricordo indelebile per il loro impegno profuso nel campo religioso, sociale e culturale. Molto, la nuova Mirto, deve all’impegno di queste religiose che, insieme al parroco dell'epoca, monsignor Pietro De Simone, hanno dato vita a tante iniziative e attività  pastorali, fra cui la cura particolare per il gruppo dei ministranti, sempre numerosi ed entusiasti e il rilancio dell’Azione cattolica nei diversi settori degli adulti, dei giovani e dei ragazzi. L’attuale parroco, don Umberto Pirillo, ha celebrato, nella chiesa parrocchiale del “Divin Cuore”, una Santa Messa in suffragio della religiosa. Una celebrazione, con la possibilità offerta ai fedeli di poter esprimere il proprio ricordo. È intervenuta la presidente dell’Uciim Mirto Rossano, Mirella Pacifico, la quale ha evidenziato come suor Norberta sia stata  “catalizzatrice di giovani generazioni che, nella Mirto degli anni 70 e 80,  sono cresciute con sani principi grazie a lei. Ha curato i ministranti, ha insegnato nella scuola media, curava le periferie di Mirto entrando nelle case col suo modo gioioso. Sempre allegra, leggera, era adorata dai ragazzi che lei faceva divertire mentre insegnava i precetti del catechismo, del vivere insieme, del crescere aiutandosi gli uni con gli altri”. La stessa professoressa Pacifico ha ricordato poi l’importante servizio di suor Norberta tra i poveri più poveri dell'Africa, precisamente nel Benin e nella Costa d'Avorio, dove è andata quando era non più giovane. “Dalle sue lettere – ha affermato la Pacifico - abbiamo capito che dovevamo fare qualcosa, così è nata in quattro persone (Ernestina Indice, Natalina Malena, Angela Marino e la stessa, Mirella Pacifico) l’idea di preparare dei pacchi con ogni genere di cose che potevano essere utili in popolazioni che vivevano nell’indigenza più assoluta. Tuttavia, ciò non si sarebbe potuto realizzare senza l’aiuto di tanti amici di questa parrocchia che alla richiesta di collaborazione non dicevano mai di no. I pacchi venivano cuciti a mano con tanto amore”.


di Redazione | 29/02/2020

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