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Paola (Cosenza) - Gli effetti devastanti del disimpegno morale portati in scena dai detenuti del carcere di Paola


I detenuti hanno rappresentato il dramma “Fallout” con la grinta di veri e propri attori che si sono esibiti sul palco della sala teatrale della Casa circondariale venerdì scorso raccontando una storia in cui il disimpegno morale e l’illegalità nello smaltimento di rifiuti pericolosi hanno fatto da sfondo. Una storia che s’intreccia con il problema dei cambiamenti climatici e affari illegali che gli attori sono stati capaci di rendere in modo significativo a cominciare dall’introduzione da parte di Gianrocco Foti sulla condizione in cui versa la Terra. Effetti devastanti di disimpegno morale.
La scenografia è stata liberamente tratta dal testo “Fallout. Redenti e dannati nell’era dell’antropocene” (Santelli ed.). Un’elaborazione di Francesca Rennis che ha curato anche la regia insieme a Roberto Pititto. Le tre scene che hanno fatto da sfondo alla vicenda sono state accompagnate da canzoni inerenti al tema cantate con l’accompagnamento di Ivan Forte al piano. Hanno fatto seguito alcune canzoni e alcune “Poesie del Mediterraneo” in arabo e italiano recitate da Abdal Nasser Awad e Ivan Forte, presentate da Radu Diaconu. Alla fine della performance teatrale, una breve sintesi di Francesca Rennis, quale responsabile del progetto dell’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea (IcsaIc) che ha previsto anche questa attività teatrale. Si sono poi susseguiti gli interventi e le riflessioni sull’importanza del teatro in carcere, da parte di diversi convenuti. Sono intervenuti il comandante, commissario Soccorsa Irianni, che ha portato i saluti del direttore della Casa circondariale, Giuseppe Carrà; il consigliere del Comune di Paola, Maria Pia Serranò; il presidente regionale di Libera, don Ennio Stamile; il vicepresidente dell’associazione IcsaIc (Istituto calabrese della Storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea) Enrico Esposito; l’autore del libro Salvatore Brusca; Franca Garreffa, docente universitaria del corso Sociologia della devianza e responsabile didattico del Polo universitario penitenziario. Presente un gruppo di studenti universitari del corso di sociologia della devianza. Letto anche un messaggio inviato dall’amministrazione comunale di S. Lucido. Nel corso dell’incontro è stata rilevata la necessità di una sempre più stretta sinergia tra i vari attori sociali evidenziando, nel contesto, anche l’impegno dell’associazione socio-culturale “Piergiorgio Frassati” e la partecipazione della “Compagnia della rosa” con la presenza tra gli attori di Maria Antonietta Abastante nella parte di Lorraine.


di Redazione | 21/12/2019

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