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Partiranno a breve due nuovi progetti, curati dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Rossano, che hanno ricevuto un finanziamento regionale attraverso  la legge regionale n. 5 del 10 gennaio 2007 (Promozione del sistema integrato di sicurezza), che riguarderanno  politiche locali ed integrate di sicurezza e legalità, attraverso azioni positive. I due programmi si occuperanno di educazione alla legalità per i giovani di Rossano e di un percorso di alfabetizzazione per migranti. Il primo – riferisce testualmente una nota dell’Ufficio stampa del comune di Rossano - servirà a diffondere, attraverso esperienze nel sociale, i valori della cultura e della legalità tra i giovani. Il secondo mira a favorire l’acquisizione di competenze linguistiche per i migranti presenti sul territorio, perché siamo convinti che in questa fase storica in cui aumentano le spinte xenofobe, l’immigrazione sia una risorsa e che vadano poste in essere tutte le azioni necessarie a favorire un reale percorso di integrazione degli immigrati il cui numero, anche nel nostro territorio, è in rapida crescita. Per il Sindaco Franco Filareto e l’Assessore alle Politiche Giovanili Giuseppe Lavia si tratta di due ulteriori tasselli dell’azione amministrativa della Giunta, che mirano a favorire l’integrazione sociale e la legalità intese come precondizione dello sviluppo economico, sociale e culturale del territorio. Con la futura realizzazione di queste progettualità l’Amministrazione Comunale intende portare a compimento i punti qualificanti delle Linee Programmatiche di mandato. Per capire la mole di lavoro portata a termine dall’Assessorato alle Politiche Giovanili, a questi atti amministrativi – conclude espressamente la nota dell’Ufficio stampa comunale  - va aggiunta  la  pubblicazione, ormai prossima,  delle procedure e dei bandi per la realizzazione del Progetto di Mobilità Europeo Leonardo Da Vinci denominato M.E.T.A. che consentirà, per la prima volta nella  storia del Comune di Rossano, di poter attivare iniziative a “sportello Bruxelles” per la mobilità dei giovani e per la loro formazione attraverso il lavoro in altri Paesi Europei. Un lavoro che consentirà l’acquisizione di competenze professionali e linguistiche in un mercato del lavoro sempre più globalizzato e difficile.