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“Il 900: il secolo delle donne”. Com’è cambiato il ruolo della donna nella società, questo il tema di un interessante salottino culturale realizzato presso un nota struttura ricettiva sul lungomare di Mirto. Trattando l’argomento da angolazioni diverse, si sono confrontate personalità che operano nel mondo della chiesa, della scuola e  dell’imprenditoria. L’iniziativa, organizzata nell’ambito della rassegna “Crosia in…cultura” 2019 è stata coordinata dal sociologo e giornalista Antonio Iapichino, ideatore e responsabile della stessa kermesse giunta alla terza edizione consecutiva.  La consigliere comunale, Giuliana Morrone, ha portato i saluti del sindaco di Crosia, Antonio Russo. Si sono interfacciati Giuseppe Ferraro e don Giuseppe Ruffo, due personaggi di spicco della comunità territoriale. Ferraro, storico, dottore di ricerca presso l’Università degli studi di San Marino, nonché membro del Comitato scientifico dell’Icsaic e docente nelle scuole superiori. Don Ruffo, vicario foraneo della vicaria di Longobucco, docente e parroco di “San Giovanni Battista” di Mirto. Entrambi hanno parlato della figura della donna, rispettivamente da un punto di vista storico e socio -  teologico. Ambedue hanno effettuato anche riferimenti di tipo antropologico. Diversi i contributi delle donne presenti in platea. Fra queste Ida Parisi, ricercatrice, Lorena Flotta, consulente in igiene e sicurezza degli alimenti, Mirella Pacifico, docente, presidente Uciim sezione Mirto Rossano, nonché direttore dell’Ufficio scuola della diocesi di Rossano Cariati, Virginia De Leonardis, docente, Letizia Guagliardi, docente, Maria Teresa Bollini, consigliere comunale, insegnante e agronomo, Giusy Flotta docente e imprenditrice, Bina Campana, dipendente. Varie testimonianze che  hanno permesso di tracciare una sintesi sul ruolo della donna moderna. La donna impegnata nel contesto lavorativo e in quello domestico. Una figura determinate per a società e per la famiglia.