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Catanzaro (Catanzaro) - Palazzo Fazzari, insediato tavolo istituzionale tra Comune, Provincia e Regione


E’ stato insediato dall’assessore all’urbanistica, Pino Soriero e dal collega delegato alla cultura, Antonio Argirò, il tavolo istituzionale tra Comune, Provincia e Regione che avrà come obiettivo quello di fare di palazzo Fazzari ”La Casa dell’innovazione culturale” dove possono trovare spazio uffici della Sovrintendenza, dell’Università, di una delegazione dell’Unesco e le attività del Distretto regionale dei Beni culturali. Un percorso – riferisce testualmente una nota dell’organo di informazione del Comune di Catanzaro -  che passerà attraverso degli  adempimenti  concreti  che sono: a) l’utilizzo immediato, per funzioni culturali,  della parte pubblica dello stabile attraverso una intesa istituzionale tra Comune e Regione. B) la predisposizione di atti deliberativi. Uno redatto dal settore urbanistica che sarà portato in giunta dall’assessore Soriero, recante il  vincolo assoluto dell’utilizzo degli spazi dell’immobile. Spazi che non possono avere una diversa destinazione d’uso.  Mentre un  secondo atto deliberativo, che sarà portato in giunta dall’assessore alla cultura, Argirò,  conterrà la richiesta al Ministero dei Beni culturali di attivare l’esproprio per pubblica utilità come previsto dall’art 95 del decreto legislativo 42 del 2004. Al tavolo sedevano l’assessore  comunale, Tommasina Lucchetti, il dirigente del settore urbanistica, Biagio Cantisani,  Donnantonio Schiava in rappresentanza dell’assessore regionale alla cultura, Mario Caligiuri;  la dirigente del settore patrimonio della Regione, Fortunata Rascellà, in rappresentanza dell’assessore Mancini  e, la funzionaria dello stesso settore regionale, Maria Gambadoro; gli assessori provinciali, Giovanni Marante e Michele Ciurleo. L’Università Magna Grecia era rappresentata dal prof Tullio Barni. Presenti, inoltre, il presidente dell’accademia delle belle arti, Maurizio Rubino, il presidente del club Unesco,Teresa Gulatieri, il presidente della lega cooperativa, Quirino Ledda, il direttore della fondazione Politeama, Marcello Furriolo, il vice direttore del museo diocesano Arti sacre, Oreste Sergi, il presidente della Pro loco, Filippo Capellupo, il presidente della seconda circoscrizione, Massimo Lomonaco. Presenti anche i rappresentanti delle associazioni culturali: Gianni Bruni, presidente associazione calabrese di filateria, Antonio Barbato, presidente “Centro studi Butera”, Antonio Castagna, vice presidente associazione “Amici del Centro storico” e Mario Saccà presidente associazione “Combattenti”.  I lavori sono stati introdotti dall’assessore Soriero  che ha sottolineato come “il recupero di palazzo Fazzari riveste un’importanza  fondamentale nel contesto del recupero del centro storico della Città”. Argirò ha riaffermato  la necessità che l’immobile” diventi di proprietà pubblica e venga utilizzato come sede di attività culturali”. L’avvocato Bruni ha concordato sulla necessità che venga recuperata la parte pubblica del palazzo anche attraverso l’esproprio ma il comune “deve finalizzare l’uso dell’immobile”.  L’arch Sergi ha proposto “Un museo della Città, luogo  della memoria  e dell’identità del Capoluogo di Regione” L’on Ledda, da anni sostenitore  del recupero  del palazzo, ha  chiesto “una delibera  con la quale si afferma chiaramente che non è possibile modificare l’attuale struttura” Per il direttore della Fondazione politeama, Furriolo “ ricostruire la storia di palazzo Fazzari, significa ricostruire la storia degli anni ‘20 e ‘30 di questa Città” L’assessore Ciurleo ha spiegato come l’amministrazione provinciale   “  è impegnata nella valorizzazione dell’intera Città e di tutta la Provincia. Ma intendiamo mettere un freno alla pesante situazione di bilancio “. Il collega Marante ha  annunciato la piena disponibilità della Provincia ed ha ricordato che “ già in passato il Comune si era interessato della vicenda e dalle prime stime occorrevano 5 milioni di euro per il recupero del palazzo” L’arch Sciava ha  segnalato alcuni dispositivi di legge utili per il recupero dell’immobile “ oltre all’art 92 si può fare riferimento all’art 112 per il recupero,la tutela e la valorizzazione” La dirigente regionale del settore  patrimonio Rascellà  ha sottolineato come “la Regione guarda con particolare interesse alla volontà dell’amministrazione di palazzo de Nobili della valorizzazione del centro storico”. Il professor Barni ha detto che “il nostro obiettivo dev’essere quello di coinvolgere i nostri giovani” l’architetto Gualtieri ha sottolineato come “L’Unesco guarda con attenzione al problema e resta disponibile ad un progetto di recupero culturale della struttura” Mario Saccà ha proposto “una banca dati ed una mappa dei beni architettonici e culturali  da utilizzare in sede di progettazione”Il presidente della Pro loco, Capellupo ha chiesto “un disegno nuovo del centro storico”. L’arch Rubino ha espresso la necessità di “vedere palazzo Fazzari da una prospettiva diversa , avendo  chiara la situazione generale  per poi inserirlo in una costruzione o una idea ben più ampia di “Progetto città”. Barbaro ha evidenziato  come palazzo Fazzari  deve svolgere un ruolo significativo nel rilancio culturale della Città ed ha lamentato la mancanza di  luoghi  per le associazioni culturali  Il presidente Castagna, infine, ha proposto una mostra fotografica su “come era, com’è e come potrebbe essere palazzo Fazzari” . Infine il tavolo è stato aggiornato a mercoledì prossimo 22 settembre alle ore 18. La riunione si svolgerà all’interno dei saloni di palazzo Fazzari.

di Redazione | 11/09/2010

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