di ANTONIO IAPICHINO - L’Abito delle Stimmate di Padre Pio nei giorni scorsi ha fatto tappa nella parrocchia “San Francesco d’Assisi”. Si è fermato tre giorni. Poi il ritorno a San Giovanni Rotondo. La sua partenza ha lasciato un vuoto fra i fedeli che l’hanno venerato nei tre giorni in un cui è stato nella cittadina ionica. Occhi lucidi. Tanta commozione. Tutti d’accordo a considerare la sua venuta come un “dono di Dio” che ha riempito di amore i cuori della gente del posto. Una peregrinatio organizzata dal team dell’animazione giovanile vocazionale del Santuario di San Giovanni Rotondo. Nella parrocchia dedicata al poverello d’Assisi si sono avvicendate migliaia di persone, provenienti anche dai paesi viciniori. Tanto turbamento ed emozione davanti a quel saio che il frate Cappuccino indossava il 20 settembre 1918, quando ebbe la visione del Signore e che gli lasciò impresse nel suo corpo le cinque piaghe della crocifissione. Non stupisce l’ampia partecipazione di fedeli nella parrocchia guidata da don Claudio Cipolla, in occasione di questa importante iniziativa religiosa. Padre Pio è amato e venerato, anche, nel basso Jonio cosentino. Un Santo che la gente del luogo sente vicino. Una persona che, con il suo modo di agire e di interloquire, ha avuto la capacità di recuperare tante anime al Signore. La reliquia è stata portata nella frazione Sorrenti di Crosia, con grande cura, da due validi frati cappuccini: fr. Nicola Monopoli e fr. Pasquale Cianci. Due religiosi che con grande umiltà si sono subito inseriti nel contesto sociale. Numerosi i momenti di preghiera individuali e comunitarii. Tante le opportunità di meditazione e di riflessione, fra cui la piacevole e profonda omelia dell’Arcivescovo di Rossano Cariati, mons. Giuseppe Satriano, durante una Solenne Celebrazione Eucaristica. Diverse le occasioni offerte ai fedeli, anche, per accostarsi al sacramento della riconciliazione (confessione). Non sono mancati momenti di interazione e preghiera pure fra i sacerdoti della vicaria di Longobucco. La presenza dell’abito di Padre Pio ha suscitato un forte coinvolgimento dei fedeli. Al loro arrivo i due frati hanno portato alla comunità crosiota un ramoscello d’ulivo di San Giovanni Rotondo. La stessa cosa ha fatto la comunità ospitante. Il ramoscello ionico, una volta giunti a San Giovanni Rotondo, è stato deposto sulla poltrona su cui spirò Padre Pio.
di Redazione | 25/04/2019
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