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Per tutti coloro che hanno un’idea e che non sono bancabili il microcredito diventa l’unica alternativa possibile per fare impresa. Siamo di fronte ad uno strumento che può essere usato da chiunque, anche come alternativa alla cassa integrazione, perché oltre ad essere un prezioso strumento finanziario a sostegno dell’imprenditoria è un vero e proprio strumento di welfare. Un aspetto, quest’ultimo, che soprattutto in un’epoca, come quella attuale, di continue riduzioni di trasferimenti agli enti locali e tagli generalizzati su tutto ciò che è assistenza sociale al cittadino assume un significato ulteriore: quello cioè di antidoto utile ed efficace ad ogni forma di devianza nella ricerca di fonti illecite di finanziamento che, come ad esempio l’usura, inquinano, drogano e distruggono individui, famiglie, impresa e la stessa società ed economia giusta in cui tutti viviamo e dobbiamo continuare ad operare nell’assoluto rispetto della dignità della persona umana e della legalità.

È stato, questo, uno dei passaggi più importanti ribaditi da Mimmo LIONE, presidente del comitato cultura e turismo della Camera di Commercio di Cosenza intervenuto, in rappresentanza del Presidente Klaus ALGIERI, all’evento dal titolo L’ECONOMIA GIUSTA. COMUNITÀ, TERRITORI. MICROCREDITO promosso nell’ambito del Progetto A.MI.CO – Azioni Microcredito Cosenza.  

Alla nuova iniziativa di informazione e di sensibilizzazione, ospitata nei giorni scorsi a CASTROVILLARI, nella Sala Seminari dell’Ente Parco del Pollino, oltre a LIONE che ha aperto il confronto, coordinati da Katia STANCATO, economista sociale dell’Istituto Ermanno GORRIERI, sono intervenuti anche Francesca DORATO, vice sindaco del comune di Castrovillari; Luigi MORRONE presidente delle Fondazione CARICAL; Andrea NARDONE, segretario generale della Fondazione Risorsa Donna ROMA e Monsignor Francesco SAVINO Vescovo della Diocesi di Cassano allo Ionio.

OCCUPAZIONE, INCLUSIONE SOCIALE, FORMAZIONE, IMPRESA, LEGALITÀ, SVILUPPO SOSTENIBILE.  Credo – ha continuato il rappresentante della Camera di Commercio – possa essere sintetizzato con queste parole chiave la mission e lo sforzo sottesi ad un progetto con il quale, come Camera di Commercio, insieme ad altri importanti partner(Fondazione CARICAL e Istituto GORRIERI), vogliamo dare nel nostro territorio un sostegno concreto e facile a quanti hanno una buona idea imprenditoriale.  

 L’idea di fondo, sulla quale stiamo stimolando partecipazione e confronto – ha continuato – è quella di poter finalmente favorire l’accesso a piccoli sostegni finanziari a tasso agevolato e fornire servizi di adeguata informazione ed orientamento. Guardando con maggiore attenzione ai cosiddetti soggetti non bancabili, ovvero a quanti, se non ci sono ipoteche da accendere o fideiussioni da sottoscrivere, la strada di accesso ai finanziamenti bancari resta sbarrata, senza se e senza ma. Con questo progetto, ci rivolgiamo essenzialmente a loro, per interrompere – ha scandito – quello che per troppo tempo è stato un circolo vizioso.

 L’aspetto forse più qualificante è che si punta ad accompagnare le iniziative imprenditoriali passo dopo passo in modo da massimizzare la probabilità che le domande di finanziamento siano accolte dal sistema bancario e, allo stesso tempo, minimizzare il rischio che il finanziamento erogato vada in default perché l’azienda non riesce a dare esecuzione al suo piano di sviluppo.

 Proprio in questa ottica il piano di azione messo in campo prevede l’attivazione dello Sportello per il Microcredito e l’autoimpiego, all’interno della Camera di Commercio con cadenza settimanale (3 volte a settimana), la cui gestione operativa è assicurata dall’Istituto Ermanno GORRIERI. Professionisti qualificati si dedicheranno all’attenzione alla persona, l’accoglienza, l’ascolto ed il sostegno costante nella fase di pre-erogazione del prestito ed in quella successiva, nonché la particolare attenzione riservata alla validità e sostenibilità del progetto. E risiede qui uno dei valori aggiunti del progetto: la qualità degli interventi sul territorio e la formazione di chi intraprende un’attività. La vera novità rispetto al passato – ha concluso LIONE – sta nel fatto che chi aspira al microcredito non viene lasciato allo sbando ma assistito: dall’idea progettuale alla realizzazione effettiva del progetto.