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Rossano (Cosenza) - Dislessia, tenuto un incontro formativo del sodalizio territoriale “Ama”


Si è tenuto nell’auditorium del Liceo scientifico di Rossano un interessante incontro sul tema dei Disturbi specifici dell’apprendimento, riepilogati come dsa e riconosciuti nella parola chiave “dislessia”.

Protagonista dell’evento – davanti ad una platea gremita di insegnanti, genitori e studenti - è stato Benny Fera, psicologo e autore di libri sul tema dei DSA che ha attratto, commosso e reso protagonista il “bambino dimenticato”, personaggio dell’omonimo libro che racconta la sua vita di dislessico che dopo le traversie scolastiche  e di vita reale, ce l’ha fatta a raggiungere la sua felicità, la sua realizzazione.

I lavori sono stati introdotti dal dirigente scolastico, e padrone di casa, Franco Pistoia che ha condiviso l’organizzazione della manifestazione con i colleghi Pina De Martino e Anna Maria Di Cianni, rappresentata quest’ultima dalla vicaria prof. Rossella Scaramuzza.

A seguire la psicologa e psicoterapeuta Carmela Felicetti, del servizio di Neuropsichiatria Infantile del Distretto di Rossano afferente all’Asp-CS, cofondatrice del gruppo AMA, promotrice e gancio in primis dell’idea di avere a Rossano Benny Fera. La professionista ha rappresentato il concetto di “problema”, con riferimento alla dislessia e nel suo significato etimologico, come il “gettare il cuore oltre l’ostacolo”, cioè raccogliere la sfida della difficoltà per superarla, ovviamente in un concerto di impegni che riguardano lo studente, ma anche e necessariamente la scuola e la famiglia.

Quindi si è alzato il sipario su Benny Fera che per circa due ore ha intrattenuto i presenti con un fare magistrale e con una veste di recitazione teatrale intrinseca che ha avuto il merito di non annoiare gli astanti neanche per un attimo.

Ha raccontato delle sofferenze a scuola e della incomprensione della sua caratteristica di dislessico: non raccolta, per aiutarlo, dagli insegnanti del tempo. Questo ha fatto venire meno la sua autostima e la solitudine dell’incomprensione che lo ha portato al limite della depressione, ad avere attacchi di panico, a vedere la vita come un fallimento.  Unica amica la Natura, nella quale da bimbo si tuffava e viveva la sua libertà, nei piccoli spazi non occupati dalla scuola e dai compiti.

Il suo vissuto, però, è stata la molla, ormai in età adulta e dopo la tanto sofferta laurea in psicologia, che lo ha portato a lavorare nella Neuropsichiatria di Bari ove, segno del destino?, ha avuto modo di incontrare i bambini con difficoltà di apprendimento.

Da lì, egli ha avuto la consapevolezza che le sue difficoltà erano le stesse di quei bimbi che vedeva quotidianamente, e così …. arrivò ad autodiagnosticarsi la dislessia con la quale era nato.

Quindi la vita arriva ad una svolta, recupera l’autostima e vive l’esperienza della crescita e della rivincita, fino a laurearsi, a fare diversi lavori per poi approdare allo scrivere della sua esperienza per farne tesoro per tutti i dislessici, e per chi gravita intorno ai DSA, compresa la creazione anche di un blog (ioeladislessa.com) che lo ha messo in collegamento col mondo e ne fatto un conferenziere in giro per l’Italia.

Sono seguiti diversi interventi del pubblico, interessanti e partecipati, che lo hanno reso protagonista in uno spirito di scambio emotivo e propositivo, con riflessioni domande e proposte.

Il messaggio che Benny ha lasciato a Rossano è stata la speranza che “anche i dislessici ce la possono fare”, esempio ne è lui stesso, e possono raggiungere la felicità e la realizzazione nella vita. Questo accade se l’individuazione di un disturbo specifico dell’apprendimento è precoce, quindi nei primi anni di scuola, perché oggi la Legge 170/2010 garantisce l’applicazione di misure dispensative e strumenti compensativi, la stesura del Piano Didattico Personalizzato ed ogni altro accorgimento che dia serenità agli alunni e studenti che vivono le difficoltà di apprendimento.

Ha poi concentrato la sua attenzione sull’importanza del ruolo della scuola pubblica che: certo, oggi è più sensibile sul tema DSA, “ma non basta!”.  “Bisogna rivoluzionarla!” .

Tanto che Fera ha teorizzato “La scuola dei miei sogni”, la scuola amica che dona apprendimento e gioia. Per questo  ha scritto un libro, i cui proventi sono destinati alla raccolta fondi per la realizzazione della “scuola altra”.

Con la sua creatività e col sorriso felice Benny ha concluso dicendo che “il mondo è un equilibrio perfetto” e in questo mondo ci sono anche i dislessici con la loro creatività, intuito, sensibilità, empatia, emozioni e immagini.

Loro chiedono solo di essere compresi e rispettati perché la storia ha dimostrato che anche i dislessici hanno fatto grande l’Umanità e hanno anche loro una vita che merita di essere vissuta tutta e fino in fondo.

Un incontro che ha lasciato il segno quello di ieri sera, al punto che qualcuno ha dichiarato di non aver visto mai che all’uscita di un convegno le persone vanno via col sorriso e più leggere  e arricchite dentro.

Un  bella gratificazione per Benny e una soddisfazione grande per gli organizzatori che da anni lavorano sul tema ne nostro territorio.


di Redazione | 29/01/2019

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