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Crosia (Cosenza) - Rischi ferroviari, azione formativa per studenti dell’Ite e del Liceo scientifico di Mirto


L’azione formativa e di sensibilizzazione ‘Train…to be cool’ è giunta anche all’Istituto tecnico economico e Liceo scientifico di Mirto Crosia. L’evento si è svolto presso la sede della suddetta scuola crosimirtese, guidata dal dirigente scolastico Franco Murano. Un’attività  programmata nel Ptof  e ideata dalla Polizia ferroviaria-Dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno con la collaborazione del Miur e l’Università degli Studi “°La Sapienza” di Roma, Dipartimento di Psicologia, con lo scopo di diffondere  la cultura della sicurezza ferroviaria agli studenti. Nella scuola cittadina si sono adoperati, per l’attuazione dell’attività, i docenti Caterina Urso e Gianfranco Manna.  “Siate prudenti e amatevi”, queste le parole iniziali dell’Assistente Capo Giuseppe Pane della Polizia ferroviaria, rivolgendosi ai ragazzi del biennio, per far capire che la stazione ferroviaria è un mondo a sé, fatto di binari, passaggi a livello, cavi elettrici ad alta tensione, ladri, con rischi di ogni genere dove ogni giorno muoiono tante persone. Solo in Italia, nell’arco di un anno muoiono circa sessanta persone, in prevalenza ragazzi. Il vuoto della loro anima, i ragazzi non possono pensare di colmarlo con la musica ad alto volume che non fa sentire il fischio d’arrivo del treno nelle stazioni, né è prudente il comportamento di alcune persone che, per non attendere due ore il nuovo treno rincorrono quello che stanno perdendo e, a causa di questo, imprudentemente, attraversano i binari rischiando di perderci la vita. Altro rischio è caratterizzato dal gesto di buttare oggetti dal finestrino. Gli alunni  hanno compilato in forma volontaria delle schede di valutazione distribuite dall’ispettore ferroviario Attilio Martino, per essere poi inoltrate all’Università “La Sapienza”, Dipartimento di Psicologia, che condivide e collabora con la Polfer, al fine di  prevenire gli incidenti ferroviari, e valutare le capacità di concentrazione di coloro che utilizzano le stazioni.  Un’ improvvisa alluvione – è stato evidenziato - può determinare la non chiusura di un passaggio a livello e, in tale circostanza, attraversare i binari  significa sfidare la morte. Significative sono state anche le testimonianze proiettate  dagli ispettori della Polfer per evidenziare i pericoli nelle stazioni e  per valutare la capacità di concentrazione dei ragazzi. Nel corso del dibattito sono intervenuti  i docenti Gianfranco Manna  e Caterina Urso che hanno ringraziato la Polizia Ferroviaria per aver risposto alla richiesta dell’Ite e Liceo scientifico facendo un’importante lezione in una cittadina attraversata dai binari ferroviari.


di Redazione | 01/01/2019

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