di LETIZIA GUAGLIARDI - Non lo dico per tirare acqua al mio mulino ma… secondo me l’insegnante esercita uno dei lavori più importanti al mondo. Ed anche uno dei più difficili e articolati. Perché chi sceglie di insegnare deve sapere che è anche un….
AGRICOLTORE perché…
deve arare bene il “terreno” per farlo diventare adatto alla successiva semina; deve piantare continuamente e senza parsimonia i suoi semi affinché questo sia verde, sano e curato; deve stare attento a ciò che coltiva: se semina gramigna raccoglie gramigna. Così ogni anno, in giugno e in luglio, potrà raccogliere con soddisfazione le spighe di grano mature.
GIARDINIERE perché…
deve saper raddrizzare le “piantine” affidate alle sue cure; deve potare i rami secchi, dare la giusta quantità di acqua, aria e luce; deve sfoltire per bilanciarne lo sviluppo. Se avrà fatto un buon lavoro, dopo molti anni vedrà un giardino rigoglioso, pieno di colori e di profumi.
IDRAULICO perché…
deve far fluire nella mente e nel cuore dei suoi allievi l’acqua fresca e pulita della conoscenza; deve sgorgare i tubi intasati da “calcare”,”ruggine” e “impurità”. Sarà soddisfatto del suo lavoro se vedrà nella loro vita il buon funzionamento dei vasi comunicanti da lui installati.
ELETTRICISTA perché…
deve saper accendere le scintille della curiosità e dell’immaginazione; deve attivare gli impulsi della creatività e della meraviglia; deve collegare i fili del coraggio, della determinazione, della perseveranza, dell’onestà e deve, anche, riparare i fili logori. Se avrà costruito un ottimo circuito elettrico, i suoi studenti potranno ricevere delle straordinarie scosse.
VASAIO perché…
deve modellare, plasmare, trasformare… quella materia viva che è il suo allievo. È “come argilla nelle sue mani” e il bravo artigiano sa che si deve armare di sapienza, di tenerezza e di fede. Ma sorride mentre lavora, perché sa che quella massa informe diventerà un pezzo unico e bellissimo.
FORNAIO perché…
deve miscelare le farine adatte per dare consistenza; dosare il sale e l’olio per insaporire le lezioni e aggiungere la giusta quantità di lievito per dare energia e aiutare la crescita; deve sapere qual è l’aria che favorisce la buona lievitazione e deve impastare mettendo in sintonia la testa e le mani: con tocchi delicati e precisi altrimenti “la pasta soffre”. E poi deve aspettare che l’impasto faccia le bolle, deve rispettare i suoi tempi, dargli una forma e metterlo in forno. E aspettare che si cuocia. Perchè il segreto di un buon pane è la pazienza.
Quante attività ci sono da fare anche quest’anno! Rimbocchiamoci le maniche.
di Letizia Guagliardi | 12/09/2018
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