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Rossano (Cosenza) - Il primo settembre si celebra la V Giornata per la salvaguardia del creato


La salvaguardia del creato e la tutela dell’ambiente sono tematiche che da qualche anno stanno particolarmente a cuore alla Chiesa, tanto che il Compendio di Dottrina Sociale ne riserva un ampio spazio di riflessione e di approfondimento. Ogni anno la Chiesa italiana – riferisce testualmente una nota a firma di Antonio Capano, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Rossano Cariati - celebra un apposita giornata il primo settembre. Il tema di quest’anno (5a giornata) è il seguente: “Custodire il creato, per coltivare la pace”. E la riflessione sullo stesso sarà al centro delle liturgie anche in tutte le comunità della diocesi rossanese, come dichiara don Clemente Caruso, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro, Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato. Tra le iniziative da segnalare quella che avrà luogo a  Rossano: una veglia di preghiera allo Scalo, presso la parrocchia San Paolo con inizio alle ore 19.00 di giorno 1 settembre. Don Clemente, riprendendo alcuni interventi del Pontefice, cui fa riferimento il messaggio della Commissione Episcopale CEI per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso e quella per i Problemi Sociali e del Lavoro, ribadisce che il Papa ha segnalato più volte quanti ostacoli incontrino oggi i poveri per accedere alle risorse ambientali, comprese quelle fondamentali come l’acqua, il cibo e le fonti energetiche. Spesso, infatti, l’ambiente viene sottoposto a uno sfruttamento così intenso da determinare situazioni di forte degrado, che minacciano l’abitabilità della terra per la generazione presente e ancor più per quelle future. “Quest’anno anche il nostro Padre Arcivescovo Santo Marcianò – sostiene don Clemente – nella sua ultima lettera pastorale, indirizzata ai fedeli laici, in occasione dell’anno a loro dedicato, ha voluto riservare alcuni passaggi su tali questioni, invitando a riflettere per affrontare le diverse problematiche inerenti la salvaguardia del creato secondo le direttive dell’ormai corposo magistero della Chiesa”. Il creato, ricorda l’Arcivescovo, è il primo dono fatto da Dio all’uomo che ha il compito di “dominare e coltivare” la terra, ma deve farlo con intelligenza e amore. Gli amministratori della cosa pubblica, continua Mons. Marcianò, rifacendosi alle parole di Benedetto XVI “cerchino di porre attenzione a che i vantaggi immediati non comportino conseguenze negative per gli esseri viventi, umani e non umani, presenti e a venire”. “In definitiva – conclude don Clemente - la celebrazione della 5ª Giornata per la salvaguardia del creato costituisce, pure per le nostre realtà, un’occasione preziosa per accogliere e approfondire, inserendolo nel suo agire pastorale, il profondo legame che intercorre fra la convivenza umana e la custodia della terra”.

di Redazione | 30/08/2010

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