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Rossano (Cosenza) - Big rose e Luxury rose, una realtá. Inaugurati in via Pantelleria


Big Rose e Luxury Rose sono ora una realtà, una pura eccellenza alberghiera, nata nel cuore del Lido Sant’Angelo da una intuizione dei fratelli Eugenio e Walter Pulignano. Emozionante il taglio del nastro, che simbolicamente sancisce la rinascita di un luogo travolto dal dramma dell’alluvione, evento calamitoso che colpiva Corigliano Rossano nel 2015. Dalla valanga di fango alla rinascita di un’area afflitta in larga parte da un senso di rassegnazione, ora scalzato da una scelta imprenditoriale lungimirante che guarda al futuro con speranza e voglia di fare, ripartendo proprio dall’epicentro delle zone disastrate.

Si è tenuto il cerimoniale di inaugurazione del bed and breakfast “Big Rose” e  “Luxury Rose”, a pochi passi dal mare, in zona centrale, posizionato in Via Pantelleria. Una struttura su più livelli, stanze ospitali e accoglienti, suites di lusso, arredate con gusto ed eleganza, grazie all’importante contributo di artisti, professionisti e artigiani del territorio. Già inserita nei grandi circuiti turistici nazionali e internazionali.

Dopo il rito della benedizione, affidato a Don Pino Straface e Don Umberto Sapia in sostituzione dell’Arcivescovo Mons. Giuseppe Satriano, i numerosi presenti, tra cui rappresentanti istituzionali, ex consiglieri regionali e provinciali, ex sindaci, esponenti dell’associazionismo civico e di categoria, hanno avuto modo di visitare il sito ricettivo confermando con entusiasmo la bontà dell’idea-progetto. Accompagnati dallo staff predisposto per l’occasione, gli ospiti sono stati accolti dagli imprenditori Eugenio e Walter Pulignano, che hanno ringraziato i convenuti illustrando finalità e prospettive.     

Curato ogni minimo dettaglio sin dall’inizio di questa esperienza: «Un lavoro di squadra che premia quanti hanno contribuito alla concretizzazione del progetto»- affermano i fratelli Pulignano- i quali sottolineano l’impegno e il calore umano trasmesso da chi ha lavorato costantemente giorno dopo giorno, dimostrando orgoglio e senso di appartenenza al territorio. «È prevalsa la voglia di farcela e di crederci, la forza dell’entusiasmo e della passione, sono i sentimenti coagulanti che hanno coinvolto addetti, maestranze, operatori, senza distinzioni o differenziazione. Ed è con questo spirito – concludono i due -  che continueremo nella direzione intrapresa».

Un colpo d’occhio è rappresentato dalle opere d’arte di abbellimento dell’arredo interno, i cui meriti sono da attribuire ai seguenti artisti:

 

Nicola Spanò, l’Ancillotto - Si tratta di un orologio da muro di 60 cm di diametro, realizzato incidendo la parte superiore di un fusto metallico. L’artista, di origine messinese, è in grado di ridare vita e funzione diversa a oggetti che solo apparentemente avevano concluso il loro ciclo di vita;

 

 Silvia Singali, “Lo Specchio” – È un elaborato artistico realizzato su supporto di legno con piccoli legnetti raccolti sulla spiaggia, selezionati, levigati e assemblati. Silvia Singali, vive in Calabria, realizza opere d’arte con materiali di scarto, crea installazioni con figure umane fatte con rete metallica e carta di giornale;

 

Umberto Pettene, “Il Guardiano del Faro”, “Yellow Submarine”, “Mongolfiere in Masino”, “Il Pesce Luna”-  In arte UpArt, veronese di origine, vive a Ivrea. Opera nel settore dell’architettura moderna, artista contemporaneo di ispirazione figurativa naif, rappresenta scene e storia di vita elaborate nel tempo. Recupera e lavora vecchie tavole di legno assemblandole con materiali riciclati;

Sonia Quercia, “Attaccapanni” - Opera realizzata utilizzando 4 pistoni e bielle per auto, catena di distribuzione, marmitta e giunto morbido, pallina da frantumazione, cerchio, coppa e pneumatico autovettura, verniciato ad acrilico. Sonia Quercia, castrovillarese da anni vive a Rossano. Si dedica alla pittura, al riciclo creativo e alla fotografia. Partecipa a vari eventi artistici nella sua città e non solo. Realizza oggetti d'arredo con materiale di recupero di ogni genere;

Alessandro Ciafardini, “Cactus”, “Controcorrente”, “Dissidente”, “Dondolo”-

“Artigianato - Artistico” è l’espressione che meglio sintetizza l’attività e lo spazio di Officina Move, dove arte e mestiere si incontrano dando vita a oggetti unici nel loro genere. Qui, la vocazione naturale per quella che oggi viene definita arte esperienziale, si fonde con un artigianato ancestrale, che prende la forma dello Slow Manufacturing in un tempo che possiamo definire “passato continuo” ovvero puro elogio alla lentezza, quasi una invocazione alla necessità di rallentare per vivere meglio. L’artista vive a Roma;

Cinzia Traino, “Molli” - Lampada a sospensione realizzata con molle dei materassi e verniciata ad acrilico. Cinzia Traino è nata a Napoli e vive a Rossano. Insegna Lettere, si diletta nel progettare e realizzare pannelli decorativi e complementi d’arredo fatti con materiali da recupero;

Franco Spina, “Pesci” - Quadri realizzati con legnetti, tappi di metallo, lattine.

Vive a Tropea. Realizza pannelli decorativi e complementi d’arredi con legnetti e materiale da recupero.

Il ruolo importante delle aziende per la lavorazione e di professionisti per il design

I tessuti pregiati lavorati a telaio della Maison Celestino, gli arredi in legno lavorati dalla falegnameria Caricato, le ceramiche dell’azienda Parrilla, strutture e complementi d’arredo in ferro, lavorati dalla società WET Srl. Progetto e Design affidati all’architetto Ketty Campana.


di Redazione | 30/07/2018

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