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Cariati (Cosenza) - Al “Patrizi” gli studenti hanno incontrato il prof. Giuseppe Lupo


Il Liceo scientifico Linguistico di Cariati, guidato dalla dirigente scolastica Ornella Campana, ha ospitato il prof. Giuseppe Lupo, docente di Letteratura Italiana Contemporanea all’Università Cattolica di Milano e Brescia che ha presentato agli studenti dello storico Liceo del basso ionio cosentino il suo settimo romanzo, “Gli anni del nostro incanto”. L’iniziativa, fortemente voluta dalla prof.ssa Fortunata Tucci, che ha organizzato e coordinato l’evento, coadiuvata dalle docenti M. Romanello e C. Cosentino, è rientrata in “una serie di incontri d’autore dedicati alla lettura e finalizzati a far comprendere ai ragazzi quanto sia importante leggere”-  ha spiegato la Dirigente del Patrizi nel suo saluto iniziale   e  - ha continuato – “come i libri siano elementi fondamentali, in un mondo sempre più  virtualizzato,  che aiutano ad affrontare le difficoltà con padronanza e sicurezza”.

A  introdurre l’autore e a relazionare sul testo è stata la prof.ssa Tucci per la quale  il libro del prof. Lupo è un romanzo che “ ha un alto valore storico, ma  anche una  notevole valenza pedagogica e rappresenta uno spaccato di storia, colto nel dinamismo quotidiano e fissato nel tempo della memoria dalle foto scattate per caso” . E proprio la “foto” è  il fulcro di tutto il libro perché “proprio dalla foto, da quella posta in copertina, che nasce la trama di tutto il romanzo”- ha spiegato il prof. Lupo, in risposta a una delle tante domande che gli alunni gli hanno rivolto sul testo, ed ha aggiunto “che  questo libro ha anche la peculiarità di aver invertito una pratica usuale tra gli scrittori, che vuole la scelta della copertina e del titolo solo dopo la stesura del libro stesso”. In questo caso invece la copertina ha preceduto il libro “perché proprio in copertina- ha chiarito il docente universitario – è stata posta la foto che lo ha ispirato e lo ha guidato in tutta la scrittura del romanzo”.

E dal momento che “la foto ricorda, il ricordo è memoria, la memoria è Storia e la Storia è magistra vitae - ha detto la prof.ssa Tucci nella sua relazione -  “questo libro fa rivivere i tempi passati e invita a riflettere sul valore della memoria e sui legami affettivi familiari, sulla figura della donna nella sua completezza, sulla donna, un tempo quasi venerata e oggi, troppe volte, bistrattata e perfino brutalmente uccisa”.

Molto apprezzati da tutti i presenti sono stati gli intermezzi musicali degli alunni che hanno allietato l’importante giornata formativa

E infine il  prof. Lupo ha voluto rivolgere un monito importante agli studenti che con interesse hanno ascoltato la sua lectio magistralis: “leggete, perché lettori non si nasce, lettori si diventa…. “ (Conc.Cos.)


di Redazione | 04/06/2018

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