di LETIZIA GUAGLIARDI - La sedia che vedi nella foto l’ho trovata circa un mese fa, una mattina, mentre andavo a scuola. L’ho intravista con la coda dell’occhio, ho frenato, sono andata in retromarcia per alcuni metri (non c’era nessuno, erano le otto meno venti) e sono scesa dalla macchina. Era a terra, capovolta, accanto ad un bidone della spazzatura. Piuttosto malridotta: un’ammaccatura sullo schienale, il sedile sfondato, faceva pena. Ma io, osservandola, già immaginavo come sarebbe diventata. L’ho caricata in macchina e sono andata a scuola. All’uscita l’ho portata da una mia amica molto brava con il restauro e le ho spiegato come la volevo: colore, tessuto, via anche l’ammaccatura. Dopo qualche giorno sono andata a ritirarla: era esattamente come l’avevo vista nella mia mente. È molto carina, è tornata nuova, e soprattutto è di nuovo utile: è molto comoda. Con il suo tessuto a quadretti bianchi e rossi si è integrata molto bene nel nuovo ambiente e gli altri mobili già presenti l’hanno accolta con piacere.
Lo stesso vale per le persone. Possiamo sentirci a pezzi, delusi, abbattuti, scoraggiati, sopraffatti, privi di forze e di stimoli ma… non dobbiamo rimanere a lungo in questa condizione. Dobbiamo sforzarci di rialzarci e di riprendere il cammino. Da soli o chiedendo aiuto, è necessario rimarginare le ferite, analizzare gli errori, superare i rimpianti, sbarazzarci delle frustrazioni e di tutto ciò che è vecchio, inutile e nocivo (lamentele, critiche, invidie, ansia immotivata, pensieri negativi, dipendenze, pregiudizi)… In pratica, servono un cuore nuovo, una mente nuova, occhi nuovi. Dobbiamo immaginarci come vorremmo diventare e impegnarci a raggiungere questo obiettivo, proprio come ho fatto io con la sedia.
E se ci sembra di essere a posto, realizzati, soddisfatti, in pace con noi stessi e con il mondo? Anche in questo caso dobbiamo agire, rimanere fermi è pericoloso, crogiolarsi sui successi ottenuti è inutile. C’è sempre da migliorare, da esplorare, da conquistare territori nuovi, da difendere quelli già nostri.
Potresti approfittare di questo Natale (che significa nascita) per decidere di nascere anche tu di nuovo e avere così la certezza di una nuova vita… come la mia sedia.
In verità, in verità ti dico
che se uno non è nato di nuovo
non può vedere il regno di Dio.
(Giovanni 3:3)
Se sei arrivato a leggere fin qua… ti auguro un meraviglioso Natale e la libertà di scegliere una meravigliosa ri-nascita.
di Rubrica autogestita da Letizia Guagliardi | 27/12/2017
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