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Rossano (Cosenza) - Hai imparato a sognare?


di LETIZIA GUAGLIARDI - Ho messo la caffettiera sul fornello e, mentre aspetto, mi sorge una domanda: e se Bialetti non avesse avuto la sua magnifica intuizione? E, soprattutto, se non avesse voluto con tutto se stesso realizzare quello che vedeva nella sua mente?

Pare che l’idea di creare la Moka gli fosse venuta osservando sua moglie mentre faceva il bucato. Non c’era ancora la lavatrice (altra straordinaria invenzione) – era il 1933 – e la signora Bialetti usava una grossa pentola con un tubo e la parte superiore forata. Metteva l’acqua, il sapone e i panni sporchi in questa pentola e, quando la temperatura raggiungeva i 100°, l’acqua bolliva, saliva su per il tubo e poi tornava giù con il sapone. Da quel momento il marito non ha fatto altro che ingegnarsi su come realizzare un sistema che cambiasse per sempre il modo di preparare il caffé.

Da questo esempio, uno fra una miriade, è evidente che, per realizzare qualcosa, prima lo dobbiamo sognare.

Come sarebbe la nostra vita senza le geniali invenzioni, le sensazionali scoperte in vari campi, i nuovi posti di lavoro creati grazie alla tenacia di persone che hanno voluto realizzare i propri sogni? Persone che non si sono fatte scoraggiare dalla grandezza del loro obiettivo,  dalle prove da affrontare, dalle spese da sostenere, dai numerosi tentativi falliti. Certamente accanto a loro ci sarà stato qualcuno che li avrà invitati a sedersi e a rifletterci su prima di imbarcarsi nella loro personale avventura ma, se oggi beneficiamo dei loro sforzi e della loro determinazione, significa che non hanno permesso a nessun ostacolo di fermarli. Avevano una dose abbondante di entusiasmo, un’irrefrenabile volontà di plasmare il mondo intorno a loro, un incrollabile desiderio di creare qualcosa di buono e di utile per se e per gli altri. Dove molti vedevano un terreno vuoto, loro vedevano strade, ponti, gallerie, case. Quando gli altri erano spaventati dall’ignoto, dal nuovo, dagli sforzi necessari… loro vedevano bellissime sfide, obiettivi da raggiungere, mete da conquistare.

Non bisogna smettere mai di sognare, ancora oggi, soprattutto oggi.

I sogni non riguardano solo i beni materiali, ne fanno parte anche le attività, le passioni. Il primo passo da fare è, naturalmente, avere un sogno, poi realizzarlo. Come? Non avere paura… di sbagliare, di superare i propri limiti, di andare in territori sconosciuti, delle critiche, dei rischi e dei fallimenti, dei dubbi e degli ostacoli. Bisogna imparare a vedere cose che gli altri non vedono, a scorgere le relazioni fra le cose, anche quando sono completamente diverse fra loro o lontane anni luce dalle nostre abitudini o dal nostro normale campo di conoscenza. Soprattutto, imparare a non rimandare.

I bambini sognano molto, tutti noi lo abbiamo fatto. Poi si cresce e alcuni perdono questa capacità, altri la potenziano.

E questo fa la differenza fra una vita così così e una vita “che non è mai tardi”, una vita “che non si sa mai”, una vita… vedrai che vita… vedrai.


di Letizia Guagliardi | 06/12/2017

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