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Acquappesa (Cosenza) - Posta nella piazza della Marina una targa in ricordo delle Vittime della strada


Testimonianze e partecipazione per una cittadinanza attiva. Nella Giornata in ricordo delle Vittime della strada la manifestazione organizzata dalla parrocchia Santa Maria del Rifugio con il sostegno dell’Amministrazione comunale di Acquappesa si è svolta nella mattinata di domenica con la celebrazione eucaristica alla quale hanno partecipato, tra gli altri, una delegazione del Commissariato di Polizia di Paola con il sostituto commissario Elga Rossignuolo in rappresentanza del dirigente Domenico Lanzaro e l’assistente capo Angela Formaro, e una delegazione della Cri sezione di Guardia Piemontese; nel pomeriggio alla presenza di una delegazione dei Carabinieri di Guardia Piemontese con il maresciallo Nicola Maggio, delegazioni della Cri, dell’Anc di Fuscaldo e diverse associazioni. Presenti rappresentanti dell’Associazione vittime e familiari della strada “I nostri angeli” di Paola, del gruppo Scout “Aurora” Cetraro 2, Fin Calabria- settore salvamento, di Italia nostra e Molachi di Fuscaldo, Domus di Diamante, le associazioni Social Club di S. Iorio “Erika Tripicchio”, Libera università popolare “N. Carrozzino”,  l’associazione culturale e teatrale “La compagnia della Rosa”, l’associazione culturale “Larts” di Acquappesa, la sezione locale del Pd.

Il convegno pomeridiano “Lungo la strada…” è stato preceduto dalla posa di una targa marmorea in ricordo delle vittime della strada da parte del sindaco Giorgio Maritato e del parroco don Giacomo Minervino che ha benedetto la targa posta nella piazza adiacente alla chiesa della marina. Un lancio di palloncini bianchi ha sostenuto il pensiero dei famigliari presenti e dei tanti cittadini intervenuti. L’incontro è stato aperto dalla presentazione di Francesca Rennis, coordinatrice del volontariato parrocchiale ed ideatrice dell’evento, che ha evidenziato il senso dell’incontro, teso a cercare modelli di prevenzione sociale e alla formazione di una coscienza civile e responsabile, oltre che a sensibilizzare l’opinione pubblica. Sono seguiti i saluti del sindaco Maritato che, tra l’altro, ha motivato l’uso dello scout speed, e del parroco Minervino che ha chiesto al sindaco un incontro per concertare azioni di prevenzione del disagio giovanile. Dall’incontro è emersa la forte tensione etica orientata a limitare quei comportamenti rischiosi che causano gli incidenti stradali. «Non si tratta solo di informare e istruire al codice della strada – è stato ribadito – o di puntare sulla repressione o sulla dissuasione forzata, quanto di acquisire comportamenti di cura, di solidarietà, inclusivi del disagio sociale e delle diversità». All’accorato appello di Roberta Rocca Andreoli, madre di Davide, e di Tonino Frangella, padre di Sara, si sono aggiunti quelli di altri genitori di vittime perché i giovani siano utenti responsabili della strada, perché ci siano maggiori e più accurati controlli da parte delle forze dell’ordine e perché venga maggiormente curata la sicurezza delle infrastrutture stradali. Angelo Serio, educatore responsabile del Punto Luce di Scalea ha raccontato come dall’incidente stradale costato la vita al fratello sia poi nata l’associazione “Gianfrancesco Serio”, che ne porta il nome e che si occupa di prevenzione socio-culturale affinchè giovani che presentano comportamenti “problema”, provenienti da situazioni di disagio famigliare e socio-economico, vengano integrati e sottratti alla delinquenza comune e alla criminalità organizzata. Antonello Grosso La Valle, consigliere nazionale Unpli, ha ricordato le diverse iniziative intraprese, anche in seguito ad un incidente mortale subito da un parente, tra le quali il “Patto per la sicurezza stradale” tra istituzioni e associazioni. Entrambi gli interventi hanno evidenziato un modello partecipativo che coinvolge “a rete” le forze sociali e istituzionali presenti sul territorio. L’incontro si è rilevato un importante momento di aggregazione per poter intraprendere altre iniziative a rete come quella proposta da Giancarlo Tripicchio, medico curante, di riprendere i corsi Bls di primo soccorso insieme alla Fin Calabria.

 


di Redazione | 22/11/2017

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