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Rossano (Cosenza) - La diocesi di Rossano-Cariati ricorda mons. Giuseppe De Capua


A dieci anni dalla scomparsa di mons. Giuseppe De Capua (1909-2007) la biblioteca diocesana SS. Nilo e Bartolomeo e l’Archivio storico diocesano hanno organizzato un’importante iniziativa per ricordarne la vita e l’attività pastorale svolta nella diocesi di Rossano-Cariati.  La manifestazione si terrà venerdì 3 novembre alle ore 18,30 presso la sala riunioni della Biblioteca diocesana “SS Nilo e Bartolomeo”, in via Minnicelli a Rossano. Dopo l’introduzione di don Pino De Simone, direttore della Biblioteca diocesana e vicario pastorale per la cultura e l’ecumenismo, interverranno: mons. Nicola Librandi, Arcidiacono Capitolo Cattedrale, don Gateano Federico, direttore archivio storico diocesano, il prof. Giuseppe Ferraro, dottore di ricerca. Dopo gli interventi seguirono le conclusioni di Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Rossano Cariati. I lavori saranno coordinati dalla giornalista Anna Russo.

Mons. Giuseppe De Capua era nato a Longobucco nel 1909 per poi trasferirsi in tenera età presso il seminario arcivescovile di Rossano. Nel 1933 veniva ordinato sacerdote presso il seminario San PIO X di Catanzaro e pochi anni più tardi diventava segretario particolare dell’allora arcivescovo di Rossano Mons. Domenico Marsiglia.

All’impegno curiale De Capua accompagnò sempre, come ricorda il suo biografo Giuseppe Ferraro, una speciale predilezione per le problematiche sociali e culturali del territorio come dimostrava il suo impegno per la difesa della dignità umana nel campo di Ferramonti di Tarsia, la ricerca, lo studio della sua storia. Nella sua lunga vita ebbe la possibilità di essere stimato come sacerdote e uomo di vasta culturale e di spessore umano. In diocesi ricoprì vari incarichi come quello di cancelliere della curia, più volte vicario generale e rettore del seminario.

Nel 1958 veniva nominato dal Papa Protonotario apostolico, ultimo sacerdote della diocesi di Rossano-Cariati ad essere elevato a tale dignità pontificia. Nonostante gli impegni Mons. De Capua curò sempre la dimensione educativa e formativa dei giovani per la conoscenza del patrimonio cristiano e del territorio. In molti ricordano ancora le sue escursioni tra i sentieri della Sila accompagnato da decine di giovani.

De Capua fu anche prolifico scrittore, numerose sono le sue opere dedicate alla storia di Longobucco e del circondario, alla pietà popolare, alle canzoni dialettali.


di Redazione | 30/10/2017

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