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Cariati (Cosenza) - Festa di San Michele Arcangelo: un segnale importante nella lotta all’illegalità in tutta la provincia


Una grande prova democratica e un segnale importante per il territorio. I festeggiamenti per San Michele Arcangelo a Cariati sono stati più che una riuscita manifestazione. Hanno rappresentato una dichiarazione di vicinanza da parte della Questura di Cosenza non solo a Cariati ma a tutti i centri della provincia nella lotta per l’affermazione della legalità.

All’evento, organizzato per celebrare il Santo Patrono della Polizia di Stato, erano presenti il questore di Cosenza Giancarlo Conticchio, il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, oltre alle massime autorità militari, civili e religiose del territorio e a diverse associazioni.

La Santa Messa, che è stata celebrata nella concattedrale di Cariati, è stata officiata da mons. Giuseppe Satriano. L’arcivescovo nell’omelia ha ringraziato la Polizia di Stato e tutte le forze dell’ordine per l’impegno e la passione con cui si mettono quotidianamente al servizio della comunità. E non ha dimenticato di  rivolgere un pensiero a tutti coloro i quali sono caduti, pagando con la vita questo nobile impegno.

«Sono felice e orgogliosa della vostra presenza qui oggi – ha detto la sindaca Filomena Greco, dopo aver dato il benvenuto a tutti in Comune – . La vostra presenza significa molto per me e per tutti i sindaci del territorio, perché testimonia l’attenzione che rivolgete a tutta la Sila Greca e la vicinanza che ci dimostrate nella quotidiana lotta all’illegalità. La nostra amministrazione – ha continuato la Prima cittadina – da quando si è insediata ha puntato tutto sulla legalità e sulla trasparenza. Incontriamo giornalmente tante difficoltà, ma non smettiamo mai di combattere e di andare avanti. Cariati è l’ultimo paese della provincia di Cosenza, a confine con la provincia di Crotone. Eppure oggi, con la vostra presenza e la scelta di festeggiare qui San Michele Arcangelo, ci sentiamo meno periferia».

Una posizione condivisa anche dal prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, che ha sottolineato come «la collocazione delle Polizia di Stato, un tempo chiamata Guardie di Città, nei centri più grandi non significa che non si è presenti, anche con particolari competenze, su tutto il territorio provinciale. Mi piace ricordare sempre – ha detto – un’espressione a me cara, secondo la quale il nostro lavoro si svolge “insieme tra la gente”».

«Quando il centro si sposta in periferia si è di fronte a una grande prova democratica», ha commentato infine il questore di Cosenza Giancarlo Conticchio che, seguendo questa idea, ha omaggiato l’amministrazione di Cariati di una targa «segno – ha sottolineato – della nostra presenza di legalità a Cariati».

La manifestazione si è articolata in diversi momenti, che hanno visto anche il coinvolgimento delle scuole. Piazza Rocco Trento ha ospitato l’esposizione di automobili d’epoca della Polizia di Stato e alcuni stand: della Polizia di Stato, della Polizia Scientifica, della Polizia Stradale e degli Istruttori di tecniche operative. Inoltre, le unità cinofile hanno divertito i bambini con una serie di esibizioni.

Nel centro storico è stata anche allestita una mostra con materiali, cimeli e pannelli concessi dal Museo storico della Polizia di Stato.


di Redazione | 02/10/2017

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