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La “Giornata raccolta di sangue”, anche stavolta, ha ottenuto un grande successo nella cittadina ionica. L’iniziativa, che si è svolta presso il poliambulatorio medico di Via Togliatti in Mirto, è stata pianificata dall’Avis, Associazione italiana volontari del sangue, sezione comunale di Rossano “Giuseppe Santalucia”. È da tanti anni che in città si svolge questa iniziativa. Nel periodo in cui a Mirto risiedevano le suore Adoratrici del Sangue di Cristo, quest’attività aveva luogo in stretta sinergia con le suddette religiose. Si tratta di un appuntamento che la comunità locale considera, ormai, come una vera e propria tradizione. Solitamente partecipa attivamente un folto numero di persone. Un dato che è stato riconfermato anche quest’anno. Si sono presentate decine di volontari. Alcuni di  non hanno potuto donare. Da considerare che ci sono stati anche nuovi iscritti che hanno deciso di sottoporsi al salasso. La giornata, fra l’altro, rappresenta un momento di socializzazione e di concreta aggregazione. Diverse signore, solitamente, si prodigano a preparare dolci e quant’altro, da offrire ai volontari dopo il prelievo del sangue. Ampia soddisfazione, per gli ottimi risultati raggiunti, è stata espressa dai referenti dell’Avis. "A Mirto, oltre ai donatori effettivi che vengono periodicamente, c’è stato un incremento di nuovi donatori".  Per di più hanno sottolineato che "c’è tanta gente che soffre e ha bisogno di sangue". La giornata è stata promossa con entusiasmo anche dai parroci e varie associazioni del luogo. Inoltre, c’è da sottolineare che l’iniziativa è coincisa con il bisogno di sangue da parte del professor Giuseppe Marino, Ordinario di Analisi Matematica all’Università della Calabria, Matematico italiano presente nella classifica della Thomson Reuters “World’s Most Influential Minds 2014” e per questo Commendatore al Merito della Repubblica Italiana, nonché cittadino onorario di Crosia. Il docente - tra i 4 migliori matematici italiani è stato ricoverato presso il reparto di Ematologia dell’Ospedale Annunziata di Cosenza per cercare di sconfiggere una malattia rara del sangue. Una cura che ha richiesto numerose sacche di sangue, per la necessità di ripulire il suo plasma. Nell’intera provincia di Cosenza si è registrata una vera  e propria gara di solidarietà. Anche Mirto, con senso di responsabilità e amicizia verso il cattedratico, ha fatto la sua parte.