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Rossano (Cosenza) - Mobilità alternativa,ok Commissione europea. Primo step ok per progetto Rossano


Multimodal transport for low density areas (MT 4 LDA), il progetto presentato da Rossano (comune capofila) insieme a Corigliano e Crosia nell’ambito del programma comunitario Urban innovative actions (Uia)è stato dichiarato eleggibile dalla commissione europea, passando quindi la prima fase di valutazione. Lo step successivo sarà l’attribuzione dei punteggi per compagine, partenariato ed innovatività.

 Ad esprimere soddisfazione sono l’assessore alle politiche comunitarie Serena FLOTTA e l’assessore all’ambiente Giovanni DE SIMONE sottolineando come ci si trovi a competere con progetti presentati da centinaia di comuni europei. Aver superato la prima fase è di valutazione – scandiscono – è pertanto motivo di orgoglio, premia la sinergia di un intero territorio ed il lavoro di coordinamento svolto dall’Ufficio Europa del nostro comune.

 Ci si spingerà – proseguono gli assessori – anche sugli aspetti dell’innovazione e della sperimentazione, garantendo l’integrazione di aspetti tecnologici, sociali, culturali, economici ed ambientali, prevedendo un ruolo attivo delle aziende e dei fornitori di trasporti pubblici, coinvolgendo le comunità e i cittadini per assicurare una transizione semplice verso modalità di trasporto più sostenibili. Un punto importante del progetto è la rilevazione e analisi dei cosiddetti Big data del trasporto urbano che rappresentano una frontiera estremamente importante per tutte le città che decidono di innovare per soddisfare pienamente le esigenze di mobilità dei cittadini e migliorare costantemente le prestazioni delle reti e dei servizi di trasporto. Questa nuova modalità di realizzare la raccolta dati, resa possibile dai recenti progressi del settore dell’ICT, consente di superare i limiti delle indagini tradizionali, ossia il costo elevato, la limitata periodicità, la rapida obsolescenza, l’incompletezza e l’imprecisione. I big data – continuano – consentono di valutare le traiettorie delle persone in movimento nell’arco della giornata, nonché le condizioni di funzionamento dei sistemi di trasporto urbani. Attraverso lo sviluppo di una specifica app per smartphone, ogni cittadino può diventare un nodo della rete di monitoraggio, fornendo informazioni in tempo reale, gestite da una piattaforma software dedicata. I dati così raccolti, se accuratamente raccolti, elaborati ed interpretati, possono aiutare le Autorità locali a definire ed attuare politiche efficaci volte a migliorare la mobilità dei cittadini in un’ottica di sostenibilità energetica, ambientale ed economica. Gli effetti positivi sui processi decisionali sono direttamente collegati a una più completa conoscenza dei comportamenti e delle abitudini dei viaggiatori e delle condizioni operative dei sistemi di trasporto. L’innovazione dei processi di monitoraggio risiede pertanto nella possibilità di superare i limiti delle tecniche di indagine tradizionali (indagini campionarie e conteggi di traffico) che hanno fino ad oggi fortemente condizionato e reso più difficile sia le attività di progettazione degli interventi all’interno dei piani in materia di mobilità urbana, sia le attività di valutazione del livello di attuazione degli interventi e conseguimento degli obiettivi dei piani stessi. Nel medio-lungo periodo è possibile prospettare una capacità di intervento delle Autorità Locali che potremmo definire quasi in real time, finalizzata a governare situazioni di emergenza, incrementano, non solo il livello di servizio del sistema della mobilità, ma soprattutto il livello di sicurezza degli utenti. Nell’ottica di intervenire in maniera organica sul sistema complessivo della mobilità d’area – concludono la FLOTTA e DE SIMONE – si ritiene indispensabile integrare nella proposta progettuale il trasporto su ferro, con particolare attenzione al ruolo degli scali ferroviari localizzati nei tre comuni coinvolti.

L’idea progettuale è stata presentata in partenariato con Unical, IAS Scura, Municipia S.p.A. e NMU City Roaming Srl. ­– Innovativi, di buona qualità, concepiti e realizzati con il coinvolgimento dei soggetti interessati, orientati ai risultati e trasferibili. Sono, queste, le caratteristiche che dovranno avere i progetti che saranno sostenuti con un cofinanziamento FESR massimo di 5 milioni di euro. – La realizzazione dovrà avere una durata massima di 3 anni.


di Redazione | 11/06/2017

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