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Saracena (Cosenza) - Tartufo, partita importante sfida culturale


Con l’ingresso nell’associazione nazionale delle Città del Tartufo Saracena, unico comune calabrese, compie un ulteriore passo in avanti lungo un percorso virtuoso consolidandosi in questi anni. Qui, nel Paese del Moscato Passito, è stata costruita e portata avanti una intelligente e complessiva strategia di sviluppo sostenibile fondata sulle eccellenze agroalimentari e sui marcatori identitari, dall’extravergine d’oliva al Moscato, unico presidio Slow Food in questo momento. Di tutto ciò va dato merito al Sindaco Mario Albino GAGLIARDI che ha avuto, ad esempio il coraggio di recuperare alcuni siti sottraendoli all’abbandono e con le cui amministrazioni comunali abbiamo segnato insieme, come Parco del Pollino, traguardi importanti. Si tratta di risultati importanti e condivisi, che rappresentano un punto di non ritorno e sui quali bisogna continuare in futuro senza lasciar disperdere il valore delle scelte di fondo adottate.

È quanto ha dichiarato il Presidente dell’ente Parco del Pollino, Domenico PAPPATERRA intervenendo all’apertura della due giorni di approfondimento e di iniziative, conclusasi domenica 2 aprile, dedicata al cultura del tartufo ed a quello del Pollino in particolare, alla presenza di una delegazione dell’associazione nazionale Città del Tartufo, guidata dal Presidente Michele BOSCAGLI, dal vicepresidente Giancarlo PICCHIARELLI e dal direttore del sodalizio Antonella BRANCADORO.

All’incontro ospitato nella Sala Consiliare, coordinato dal presidente di Slow Food Pollino – Sibaritide – Arberia Lenin MONTESANTO, oltre al Primo Cittadino ed ai delegati ospiti, sono intervenuti anche Luigi GALLO del Centro Divulgazione Agricola ARSAC di Castrovillari, Mario GALIMA Presidente Associazione Tartufi e Tartufai del Pollino e delle Serre, Salvatore ARGENTANO presidente dell’associazione Il Tartufo e la sua cultura e Francesca FELICE architetto del progetto NOSTOS su Marcatori Identitari e Rete Alberghi Diffusi. – Tra i numerosi presenti, anche il micologo Teodoro GIGLIOTTI e il sindaco di Carbone (Città del Tartufo) in provincia di Potenza, Mario CHIAROZZO.

PAPPATERRA ha colto inoltre l’occasione per annunciare la formalizzazione, da parte dell’ente Parco, del contratto con la società appaltatrice per la realizzazione dell’unico tratto di strada da rendere fruibile (circa 2,7 km su 7 km circa), ricadente nel territorio di MORANO, destinato a collegare in circa 10 minuti i pianori di NOVACCO e MASISTRO (nel territorio di SARACENA) allo svincolo autostradale A3 di CAMPOTENESE. Un’opera strategica – ha detto il Presidente – per il rilancio dell’intera offerta turistica e sportiva del Parco. Adesso – ha aggiunto – occorrerà rafforzare l’azione di sensibilizzazione nei confronti della Regione Calabria per elettrificare finalmente l’area attrezzata di NOVACCO. – Il Parco – ha continuato – è interessato ad entrare nell’Associazione Nazionale Città del Tartufo. Nei nostri territori, in tema di tartufo, siamo passati da una situazione di anarchia e confusione ad una presa di coscienza sempre più diffusa, grazie al lavoro prezioso fatto dalle associazioni tartufaie. C’è oggi la maturità necessaria per fare il salto di qualità e noi vogliamo far parte di questa sfida culturale, turistica ed economica. – PAPPATERRA ha quindi fatto riferimento ai notevoli trend positivi di presenze fatti registrare in Basilicata (+ 160%) e nel Pollino lucano (+26%) nell’ambito del complessivo appeal generato da MATERA 2019 sottolineando come la priorità sulla quale concentrarsi nei prossimi mesi ed anni sia quella del miglioramento e potenziamento dell’albergo diffuso nei borghi antichi.

E proprio sull’esperienza virtuosa avviata in questi all’Amministrazione Comunale di SARACENA per fare del borgo storico il cuore dell’albergo diffuso (con l’Auditorium e la riqualificazione del Palazzo e degli Orti MASTROMARCHI) si è soffermata l’Architetto FELICE illustrando i numeri del censimento degli immobili nel centro storico insieme a contenuti, metodi e obiettivi della rete NOSTOS fondata sul rilancio della ricettività nei borghi a partire dalla valorizzazione dei marcatori identitari. – Se per il Presidente BOSCAGLI l’ingresso di SARACENA nel network delle 53 Città del Tartufo associate rappresenta una scelta lungimirante e che porta a 14 il numero delle regioni rappresentate, per il Direttore BRANCADORO la vera sfida che parte adesso (convivendo una Carta dei Valori) è quella di coinvolgere il territorio e la comunità locali che restano – ha detto il vero marchio di qualità sul quale investire in termini di consapevolezza e di stimolo a costruire dinamiche virtuose sulla cultura del tartufo.

 


di Redazione | 04/04/2017

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