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Circa 10mila presenze per la decima edizione de “A remurata”. L’iniziativa che ha coinvolto l’intero centro storico di Crosia è andata oltre ogni più rosea aspettativa. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco della cittadina ionica Antonio Russo e dal consigliere comunale delegato al Turismo, Francesco Russo.  Un evento che si candida a diventare evento identitario regionale. la qualità degli spettacoli, la proposta enogastronomica e la perfetta organizzazione logistica sono stati il punto di forza di quella che è a tutti gli effetti la più importante reunion della cultura popolare della Valle del Trionto. “Il numero delle presenze e gli apprezzamenti ricevuti per il tenore dell’evento proposto”, ha commentato il Primo cittadino, “sono motivo d’orgoglio per l’Amministrazione comunale e per l’intera comunità crosiota che, in questi ultimi anni, sta ritrovando anche una meritata centralità territoriale. Sappiamo che ‘A remurata’ può rappresentare per i prossimi anni un must della programmazione socio-culturale regionale mirata alla valorizzazione dell’indentità delle comunità della Valle del Trionto”. Il sindaco ha evidenziato, inoltre, l’impegno profuso dagli  artisti, dalle  associazioni e  dai residenti del borgo antico. “Abbiamo avuto la conferma”, ha aggiunto consigliere delegato al Turismo e al Centro storico, Francesco Russo, “che il format de ‘A remurata’ funziona e può rappresentare per gli anni a venire un appuntamento per richiamare nel nostro centro storico visitatori, turisti e amanti delle tradizioni popolari da tutto il meridione”. Lo stesso Russo ha spiegato che insieme a Zoropa produzioni,  direttore tecnico della manifestazione, Massimiliano Morello, e al responsabile di vigilanza dell’evento, Antonio Beraldi, si è lavorato a lungo affinché l’edizione del 2016 potesse avere un’eco più ampia. “Ci siamo riusciti”, ha detto, “considerate anche le quasi 10mila presenze registrate. Vogliamo, però, andare oltre e già a partire dalla 11esima edizione pianificheremo iniziative per promuovere l’evento al di fuori dei confini territoriali, certi che  rilanciando ancora di più la qualità di questo appuntamento potremo incentivare il turismo su tutto il territorio del basso Jonio cosentino e della Sila Greca”.