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Udine (Udine) - Martedì 3 agosto in “Amado mio” il Friuli autentico e incontaminato di Pasolini


Dopo le due consecutive prime nazionali, “Processo a Cavour” con Gherardo Colombo e “Lo Schifo” con Ottavia Piccolo, UdinEstate apre ora i suoi spazi di spettacolo e cultura a un’importante proposta internazionale. Martedì 3 agosto alle 21 nella suggestiva cornice di corte Morpurgo (in caso di pioggia Palamostre), infatti, - riferisce una nota dell’Ufficio stampa del Comune di Udine - sarà di scena “Amado mio”, un’originale messinscena del romanzo friulano di Pier Paolo Pasolini realizzata dal giovane regista Ivan Peternelj per il Mladinsko Gledalisce (Il teatro dei giovani) di Lubiana. Un felice incontro tra la scrittura di Pasolini e due giovani artisti sloveni, lo stesso Peternelj, nel ruolo del poeta, e Bals Sef che recita la parte di Lisiuti, l’oggetto della passione e dell’amore in un incontro che restituisce appieno l’atmosfera quasi panica del racconto pasoliniano. “Amado mio”, come noto, è romanzo postumo di Pasolini, nel quale il grandissimo poeta friulano racconta vicende avvenute tra il 1947 e il 1948 e legate alla giovinezza dell’autore. La storia contiene due romanzi brevi, “Atti impuri” e “Amado mio”, che narrano entrambi la scoperta da parte di Pasolini dell’omosessualità, sullo sfondo di un paese di provincia come Casarsa all’indomani della tragedia della guerra e in un clima di ritrovata speranza e vitalità. È un racconto  in terza persona, al cui centro c’è un’estate, una vacanza, un amore consumato in pochi giorni tra balli e spiagge selvatiche. Un amore che si conclude con la promessa di rivedersi l’anno dopo, sulle medesime spiagge per amarsi ancora una volta. Una narrazione autobiografica che nello spettacolo della giovane formazione slovena, oscilla tra la prima e la terza persona: una narrazione dalla quale emergono le paure di sentirsi diverso dagli altri, la gioia dei primi fugaci incontri con il proprio amore, molti dei quali si risolvevano esclusivamente in rapide occhiate e ancora più veloci carezze. Uno spettacolo che con intenso pudore racconta il Pasolini più intimo e più giovane, nel contesto di un Friuli profondamente contadino che riprende a vivere, tra sagre funzioni religiose e feste paesane, dopo gli incubi della seconda guerra mondiale. Un Friuli autentico, ancora puro, incontaminato, selvaggio, fatto di cieli stupendamente azzurri, di boschetti, di ampie campagne e abitato da quei contadini emblema del popolo più vero e sincero.  Lo spettacolo, che restituisce a pieno l'atmosfera di disperata e felice vitalità del romanzo, è recitato sottotitolato in italiano per la parte narrativa e recitato in italiano per quella riguardante i dialoghi. Le prevendite per lo spettacolo (ingresso 5 euro) sono aperte al PuntoInforma in via Savorgnana 12 a partire da lunedì dalle 16 alle 18.30 e, martedì, anche a partire da due ore prima nel luogo della messinscena. Per informazioni: 0432 414717      

di Redazione | 01/08/2010

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