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Crosia (Cosenza) - Fermate treni a Mirto, Caterina Urso (Pd – Cilf) scrive al Ministro


Difficoltà oggettive per chi quotidianamente, per motivi di lavoro, studio o altro è costretto a viaggiare. Pare che ci dovrebbe essere una nuova rimodulazione degli orari ferroviari. Questione che potrebbe creare ulteriori disagi ai pendolari ionici. E’ quanto riferisce la consigliere comunale di Crosia del gruppo “Pd – Cilf”, Caterina Urso (foto). L’Amministratrice locale stavolta, attraverso una propria missiva, ha interessato della questione il Ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, la parlamentare Stefania Covello, il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, l’Assessore regionale ai Trasporti, Roberto Musmanno e i consiglieri regionali della Calabria. “Tantissimi pendolari della tratta Sibari – Crotone”, ha esordito l’avvocato Urso, “si sono rivolti alla sottoscritta per sollecitare un Vostro tempestivo intervento in ordine ai nuovi orari dei treni che state rimodulando, che si presentano, ancor di più, inidonei a sostenere la domanda delle centinaia di persone che su questa tratta viaggiano per andare a lavorare presso le scuole, le poste, il tribunale, l'Inps, Polizia ecc..”. La  Urso ha spiegato che “dalle nuove proposte di Trenitalia appare, per esempio, che la mattina da Mirto Crosia i pendolari verrebbero sacrificati perchè per raggiungere la propria sede di lavoro a Crotone dovrebbero anticipare di un'ora la partenza (alle 5,30), per arrivare alle 6,30 nella città pitagorica, ove sarebbero costretti a girovagare per un'ora e mezza non essendo aperto a quell'ora alcun ufficio”. E ancora. “Nella stessa proposta di modifica orari non si parla affatto di potenziare i treni”. La consigliere Urso, inoltre, evidenzia che  “la Strada statale 106 è impercorribile, anzi è peggiorata con rotonde e autovelox. Per il tratto Mirto - Crotone si impiegano due ore perchè il traffico è rallentato sia per le sempre maggiori rotonde che si stanno costruendo inutilmente e sia dalla topografia della strada che è stretta e presenta tantissime intersezioni perchè attraversa il centro di tutti i comuni della tratta, oltre alla presenza di accessi a proprietà private e limitazioni di velocità imposte dagli innumerevoli tutor disposti in questa tratta”. Dunque, a giudizio di Caterina Urso l'unica speranza di mobilità a oggi appare, “la cartografia ferroviaria esistente nella nostra zona che consente di aumentare il numero dei treni e la possibilità ai viaggiatori di arrivare per esempio da Mirto a Crotone in meno di cinquanta minuti”. Da qui le richieste della Urso, a nome della collettività che ella rappresenta ha chiesto di potenziare la tratta con un numero maggiore di treni che colleghino tutta la fascia ionica cosentinaa Crotone – Catanzaro – Paola - Taranto. Per di più, ha chiesto di ampliare le fermate presso la stazione di Mirto Crosia in quanto raccoglie non solo l'utenza dei residenti ma anche dei vai paesi dell'entroterra della valle del Trionto. Ai consiglieri regionali calabresi ha chiesto di presentare un'interrogazione al Presidente della Regione per chiedere quali provvedimenti s'intendono adottare per risolvere il problema della viabilità ferroviaria della costa ionica cosentino. All'assessore Musmanno ha chiesto di voler comunicare quali programmi di trasporto locale e politiche per la mobilità intende attuare per la costa ionica cosentina.


di Redazione | 12/04/2016

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