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Non si placa la discussione sul taglio degli alberi lungo la Strada statale 531. Dopo l’intervento di Legambiente Calabria e la relativa risposta da parte del sindaco di Crosia Antonio Russo, adesso sulla questione ha espresso il proprio pensiero Santo Seminario (foto), capogruppo consiliare del “Pd – Costruiamo il futuro”. Attraverso una pec inviata Alla Polizia municipale, all’Ufficio Tecnico comunale di Crosia, ad alcune associazioni ambientaliste e al Corpo Forestale dello Stato, l’amministratore locale di minoranza ha fortemente criticato tale provvedimento. Ha Spiegato che si tratta del taglio di un patrimonio naturalistico di alberi di alto fusto dell'età tra i 40-60 anni, ricadenti nel territorio del Comune di Crosia e disseminato lungo i due lati della Strada statale 531. “Un’escalation”, ha scritto, “che  ha causato uno scempio del taglio indiscriminato con taglio a raso di decine e decine di esemplari, che in larga parte potevano essere salvati con opportuni interventi di manutenzione”. Inoltre, Seminario ha sottolineato che “non esiste agli atti del Comune nessun progetto di taglio e di piantumazione divulgato attraverso il sito dell'Ente”. E ha aggiunto che l’attuale Amministrazione, “sin dal suo insediamento ha avviato una campagna di abbattimento a 360 gradi che ha riguardato l'intero territorio comunale di tantissimi alberi già esistenti. Basta fare un giro per constatare gli innumerevoli ceppi degli alberi recisi a raso. Senza esagerare e senza strumentalizzare, a occhio e croce”, ha commentato Santo seminario, “il taglio indiscriminato ha riguardato più di 100 alberi”. Per Seminario “è qualcosa di abnorme e di inaccettabile”. A giudizio del consigliere di opposizione “le piante secche da tagliare vanno catalogate e numerate e immediatamente dopo il taglio vanno sostituite e comunque il taglio va relazionato”. E si chiede. “Quante piante sono state sostituite dai vari tagli fatti fino adesso?”