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Catanzaro (Catanzaro) - Defibrillatore salvavita, la farmacia come presidio sanitario


Defibrillatore salvavita, la farmacia come presidio sanitario. Un importante progetto di prevenzione sul territorio che diventa realtà grazie alla convenzione siglata tra la Provincia di Catanzaro, l’Università “Magna Graecia” - Centro di ricerche Interregionale per la sicurezza alimentare e la salute (IRC FSH), l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Catanzaro e Federfarma Catanzaro. Il presidente Bruno ha firmato, questa mattina, la convenzione con l’Ordine dei Farmacisti, rappresentato dal presidente Vitaliano Corapi e il presidente di Federmarma Catanzaro, Enzo De Filippo, presente la presidente delle Farmacie rurali Cristina Murone, grazie alla quale la Provincia di Catanzaro e l’Università Magna Graecia mettono a disposizione gratuitamente dieci defibrillatori potenziando le attività di primo intervento d’urgenza. La convenzione rientra nell’ambito delle iniziative dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro di supporto alla ricerca per finalità sociali, che si esplica anche attraverso il sostegno di progetti di monitoraggio e ricognizione del fabbisogno di salute nel territorio provinciale. “L’innovazione tecnologica si configura come strumento di supporto per il miglioramento della qualità delle cure primarie e l’ottimizzazione delle risorse. In quest’ottica – afferma il presidente della Provincia di Catanzaro - abbiamo ritenuto una grande opportunità per il territorio avvalerci del progetto pilota di Federfarma e Ordine dei Farmacisti, coinvolgendo l’Università di Catanzaro”.  Il Centro di ricerche Interregionale per la sicurezza alimentare e la salute, infatti, garantirà l’impiego del proprio personale specializzato ai fini delle attività formative previste dal progetto. “L’acquisizione di un defibrillatore è indice di grande attenzione nei confronti della clientela e del proprio personale – ha affermato il presidente di Federfarma, De Filippo -. Un’opportunità da non perdere per valorizzare la capillarità delle farmacie: trasformarle in presidi di primo soccorso dove il cittadino possa trovare operatori preparati a gestire i primi fondamentali minuti dopo un arresto cardiaco o una occlusione delle vie respiratorie. Il farmacista, oltre a vendere prodotti vuole anche caratterizzarsi fornendo al pubblico servizi a valore aggiunto, ce avvicineranno sempre di più i clienti”. Le farmacie che si sono rese disponibili ad aderire al progetto pilota sono: “Fiorenza” (Davoli); “San Giuliano” (Soverato); “Scavelli” (Soveria Mannelli); “De Filippo” (Girifalco); “Corapi” (Chiaravalle); “Murone” (Montepaone); “Iannacchero” (Gizzeria); “Ciacci” (Catanzaro); “Apollo” (Carlopoli); “Macrina” (Gasperina).

di Redazione | 28/12/2015

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