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Lamezia Terme (Catanzaro) - Psoriasi, una piaga sociale che affligge la pelle di 80 mila calabresi. Un incontro fra specialisti


 Una malattia spesso sottovalutata, non diagnosticata e con un forte impatto sulla vita sociale e psicologica, che colpisce oltre 2 milioni di italiani, di cui circa 80.000 calabresi2. Numeri largamente sottostimati, poiché si ritiene esista una fascia più ampia di popolazione che non dichiara di soffrirne o arriva tardi a una corretta diagnosi. Pazienti che, secondo una recente indagine condotta dal Censis3, si trovano a vivere sospesi tra la paura dell’evoluzione della malattia (65%), la vergogna per i segni sul corpo (56%), la sensazione di essere percepiti dagli altri come contagiosi (52%) e l’ansia da ricomparsa dei sintomi, che nei casi più gravi, sfocia in periodi di depressione (48%) e una generale insoddisfazione per la propria qualità di vita. È questo il preoccupante ritratto della psoriasi emerso ieri a Lamezia Terme dal confronto tra dermatologi, Associazioni di pazienti e Istituzioni che hanno dato vita alla prima tappa del roadshowdel progetto “ConTatto”. Quest’ultimo infatti, grazie al contributo di Novartis, si pone come obiettivo quello di tracciare una fotografia dei diversi aspetti legati alla patologia in Italia, come i suoi sintomi, l’epidemiologia, gli aspetti psicologici e i costi ad essa correlati. “La psoriasi è una malattia cutanea infiammatoria non contagiosa che, oltre a colpire la pelle e le articolazioni, ha effetti anche sulla qualità della vita delle persone che ne sono affette”, dichiara il Dott. Giancarlo Valenti, Direttore. U.O.C. Dermatologia, Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. “Fondamentale è la diagnosi tempestiva di questa patologia e il ruolo di tutti gli specialisti coinvolti nel processo di gestione di un paziente, dal Medico di Medicina Generale ai Dermatologi dei Centri di cura selezionati in ambito regionale, al fine di individuare tempestivamente le terapie più adeguate”. Un percorso diagnostico complesso, quello dei pazienti affetti da psoriasi, che in 7 casi su 103 si trovano a passare da uno specialista ad un altro prima di ottenere una diagnosi corretta. “La corretta diagnosi rappresenta un punto di partenza fondamentale per la definizione di una terapia appropriata”, prosegue il Prof. Ugo Bottoni, Professore Associato di Dermatologia presso l’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro. “Sono molti i passi in avanti registrati dalla ricerca scientifica in questi anni e le nuove terapie a base di farmaci biotecnologici sono in grado di offrire risultati in termini di efficacia, sicurezza e miglioramento della qualità di vita dei pazienti”. Per sfruttare appieno le potenzialità offerte dalle nuove terapie e garantire ai pazienti affetti da psoriasi il diritto a una tempestiva diagnosi è necessario agire con l’obiettivo di ottenere un modello organizzativo più efficace. “Come accade per altre malattie croniche, anche i pazienti affetti da psoriasi necessitano di cure per tutta la vita, il che va inevitabilmente ad impattare su una spesa sanitaria già in grossa difficoltà”, conclude il Dott. Giacomino Brancati, Dirigente Area LEA, Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria. “Molto quindi si può fare per individuare e implementare le attuali aree di miglioramento, definendo un modello di gestione delle risorse che introduca indicatori clinici per confrontare l’efficacia delle terapie e dei centri sulla base del miglior rapporto possibile tra risultato delle cure e spesa sostenuta”.

di Redazione | 02/12/2015

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