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Corigliano Calabro (Cosenza) - 5° sbarco al porto, Corigliano allo stremo


Pensare che il Comune di Corigliano, a tutt’oggi impegnato a fronteggiare, da solo e con risorse insufficienti, la gravissima emergenza alluvione delle scorse settimane, sia nelle condizioni umane, logistiche, infrastrutturali ed economiche per poter gestire addirittura il quinto sbarco di migranti al Porto, annunciato per stamattina (SABATO 29 AGOSTO), è evidentemente segno di acuta irresponsabilità istituzionale a tutti i livelli, oltre che di totale assenza di rispetto per quanto questa comunità ha passato e sta passando, non soltanto a causa dell’alluvione.  Siamo allo stremo!   È quanto dichiara il Sindaco Giuseppe GERACI (foto), sottolineando quella che ormai è diventata un’assurdità intollerabile per qualsiasi Paese democratico. Siamo di fronte, infatti, ad un Governo centrale e ad istituzioni nazionali del tutto sorde e cieche rispetto a quelle che restano emergenze epocali che ci si rifiuta di vedere e che enti locali come il nostro, nonostante tutto ed oltre ogni buona volontà o spirito di abnegazione, si sforzano di affrontare in una condizione di totale precarietà e di assoluta assenza di risorse. QUANTO STA ACCADENDO È VERGOGNOSO!   Dov’è lo Stato? Di quale Stato parliamo – si chiede e denuncia GERACI. Forse quello capace i far seguire al danno anche la beffa? Da una parte, infatti, abbiamo preso atto soltanto l’altro ieri (giovedì 27) dello stanziamento di 3,9 milioni di euro per i danni subiti nell’intera area urbana Corigliano-Rossano; una cifra del tutto irrisoria se rapportata a quanto richiesto, perfettamente inutile ad affrontare la quantità e gravità di distruzione strutturale prodottasi con l’alluvione dell’11 e 12 agosto scorsi. Dall’altra, a distanza di sole poche settimane dall’alluvione e nel mentre la nostra Amministrazione Comunale continua, da sola, senza alcun aiuto di altri enti, a far fronte alle innumerevoli e più gravi emergenze determinatesi su tutto il territorio, ci viene comunicato, come se nulla fosse, l’ennesimo sbarco di 250 migranti nel nostro Porto. CIÒ È INACCETTABILE! Abbiamo già informato formalmente la Prefettura: non abbiamo a disposizione nessuna risorsa economica né di altro tipo utile per gestire questa evitabile emergenza nell’emergenza. Uomini e mezzi della macchina comunale, già sottodimensionata per l’ordinaria amministrazione, sono tutti ancora impegnati a tentare di riportare una impossibile normalità nei 200kmq di territorio e campagna letteralmente devastati, anche se su di essi vi è stata e rimane, dall’inizio ad oggi, un’attenzione mediatica e di concreta assistenza regionale e nazionale minore rispetto a quanto invece dimostrato per la vicina Rossano, sicuramente più colpita. Noi però adesso non abbiamo – scandisce GERACI – neppure le transenne da garantire per le operazioni di sbarco, perché tutte impegnate, per difetto, a segnalare e mettere in sicurezza crolli, smottamenti, strade deviate, infrastrutture pubbliche e private pericolanti e ponti crollati. Senza contare – aggiunge – che fino ad oggi abbiamo soltanto anticipato risorse per i quattro importanti sbarchi precedenti, senza aver mai ottenuto alcun rimborso da parte degli enti preposti. Siamo, ahinoi, all’implosione dello Stato centrale e nazionale, incapace sia di sostenere le popolazioni ed i territori colpiti da catastrofi come quella subita sia di evitare di continuare a scaricare sulle proprie articolazioni periferiche, che sono poi le più necessitanti di aiuto e assistenza straordinari, il carico di continue emergenze internazionali di fatto per noi insopportabili, segno – conclude il Sindaco – di una profonda debolezza del nostro Paese a livello europeo ma anche al suo interno e, quindi, destinate a creare inesorabilmente disagi ulteriori e sicura protesta sociale. 

di Redazione | 29/08/2015

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