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Rossano (Cosenza) - Vertenza precari, Antoniotti: Ingiusto far passare un diritto come una gentile concessione


 Vertenza ex lavoratori socialmente utili e della pubblica utilità, il Governo inserisce l’emendamento per i precari calabresi. Ma non è stato fatto nulla di trascendentale o straordinario. Anzi, con maggiore senso di responsabilità, Renzi avrebbe potuto evitare che cinquemila persone protestassero per rivendicare l’ovvio e tutelare una posizione lavorativa, già di per sé complicata e frutto di venti anni di caporalato di Stato. Per aver permesso alla Regione Calabria di sforare il patto di stabilità e procedere al pagamento degli emolumenti, credo non sia assolutamente necessario esprimere gratitudine nei confronti Governo. Perché non viviamo sotto una monarchia, dove ogni diritto viene elargito su gentile concessione del Re!   È questo il commento del sindaco Giuseppe Antoniotti (foto) che martedì scorso, 28 agosto, al giungere della notizia da Roma dell’inserimento dell’emendamento dei precari calabresi nell'ambito dell'approvazione della conversione del decreto legge sugli Enti Locali, ha subito contattato, attraverso l’assessore agli Affari istituzionali Rodolfo Alfieri, che in rappresentanza dell’Esecutivo ha preso parte al sit-in di protesta di Cosenza, i rappresentanti dei 150 operatori del bacino ex Lsu-Lpu in forza al Comune di Rossano, per rinnovare loro gli auguri di buon lavoro.   Da Roma – dichiara Antoniotti – purtroppo continuano a giocare con il futuro lavorativo e con la sopravvivenza delle famiglie calabresi. Non è pensabile continuare a subire, da uomini delle Istituzioni e ancor prima da cittadini, la mortificazione di stare, al cospetto dello Stato, sempre con il cappello in mano per rivendicare e vederci riconoscere i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione. Purtroppo accade anche questo e dispiace che tale condizione sia diventata una costante nel metodo di amministrare la nazione. L’inserimento dell’emendamento che, di fatto, sblocca i pagamenti delle mensilità ai precari calabresi era un atto dovuto. Che – precisa ancora il Sindaco – bisognava ratificare d’ufficio, senza alcun dibattito politico e soprattutto senza costringere i lavoratori ad inscenare azioni di protesta. La speranza, oltre che l’auspicio, è che si trovino soluzioni affinché la vertenza degli ex lavoratori socialmente utili e della pubblica utilità possa giungere ad una soluzione risolutiva e, quindi, alla definitiva stabilizzazione. Che, del resto, sarebbe il giusto riconoscimento – conclude Antoniotti - dopo venti anni passati a lavorare a nero, senza contribuzione, a servizio degli Enti locali e dello Stato.

di Redazione | 31/07/2015

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